Tribuna Libera
03.05.2016 - 00:260
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Metalli pesanti, PAK, PCB, diossine e furani
Interrogazione di Alessandro Lucchini (PC)
“Come previsto dal rapporto d’impatto ambientale, RIA, allegato alla documentazione della domanda di costruzione per l’ICTR (Impianto Cantonale di Termovalorizzazione di Giubiasco), l’Azienda cantonale dei rifiuti, ACR, ha allestito una proposta di programma di monitoraggio “a futura memoria” prima della sua entrata in funzione e previsto durante il suo esercizio a lungo termine un’osservazione continua delle immissioni in atmosfera, del suolo e delle acque sotterranee nelle adiacenze dell’impianto. Questo programma è stato approvato dal Cantone, ripreso nell’avviso cantonale come condizione vincolante al rilascio della licenza edilizia da parte del Comune di Giubiasco e confermato dal Gruppo di Accompagnamento che comprende i rappresentanti dei Comuni limitrofi”.
In particolare per quel che riguarda il monitoraggio del suolo a lungo termine, fu previsto di verificare su lunga durata il rispetto delle prescrizione legali in materia di protezione del suolo, confrontando i risultati delle analisi chimiche dei campioni di suolo con i valori indicativi contenuti nell’Ordinanza contro il deterioramento del suolo (Osuolo) del 1° luglio 1998, e i campioni “a futura memoria” (ossia lo stato iniziale di riferimento) prelevati prima che l’impianto entrasse in funzione. Lo scopo è quello di analizzare i campioni per determinare il tenore nel suolo di metalli pesanti oltre che per i tenori di sostanze organiche quali PAK, PCB, diossine e furani.
Allo stato attuale dunque, per quel che riguarda il monitoraggio del suolo si hanno a disposizione i risultati di una prima campagna di analisi nel 2006, nella quale solo una parte dei parametri sono stati analizzati (PCB, diossine e furani) e nel 2009 - poco prima dell’entrata in funzione dell’impianto - nella quale tutti i parametri previsti (metalli pesanti, dati di base, PAK, PCB e diossine e furani) sono stati analizzati come riferimento di paragone per il futuro.
È seguita poi una nuova campagna nel 2010 (un anno dopo la messa in funzione dell’impianto).
Il Dipartimento del Territorio prevede nuove misurazioni a ritmo quinquennale (2015, 2020, 2025,…) o secondo necessità.
In virtù del fatto che, “Il monitoraggio dei diversi comparti ambientali è stato ripreso come condizione vincolante dal Municipio di Giubiasco, nel quale prevede il monitoraggio di tre diversi settori ambientali, l’aria, il suolo e le acque sotterranee”,
pongo al lodevole Municipio le seguenti domande:
Il lodevole Municipio è a conoscenza dei risultati delle misurazioni al suolo di tutti i parametri previsti (metalli pesanti, dati di base, PAK, PCB e diossine e furani) del 2015?
Se no, perché? I dati delle misurazioni al suolo sono già disponibili presso le autorità d’analisi competenti?
Se il rapporto d’analisi delle misurazioni al suolo non fosse ancora disponibile, ha intenzione il lodevole Municipio di sollecitare le autorità d’analisi competenti per ricevere i dati non appena il rapporto sarà pubblicato?
Come il Municipio intende informare i Comuni limitrofi inclusi nell’area monitorata?
Quale è l’impegno del lodevole Municipio nel seguire i monitoraggi di tutti e tre i diversi comparti ambientali (aria, suolo e acque sotterranee)?
In virtù della posizione del Dipartimento del Territorio e del Consiglio di Stato del 2009[3] di completa apertura verso la messa a disposizione ai cittadini delle analisi di monitoraggio, basata sul principio per cui il monitoraggio ambientale del territorio è di interesse pubblico,
pongo al lodevole Municipio quest’ulteriore domanda:
Cosa ne pensa il lodevole Municipio di mettere a disposizione alla popolazione tramite il suo Foglio Informativo (anche) la diffusione periodica dei risultati delle analisi di monitoraggio di tutti e tre i diversi comparti ambientali dell’impianto d’incenerimento dei rifiuti ubicato sul suolo comunale?
Alessandro Lucchini, consigliere comunale PC Giubiasco