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12.07.2016 - 09:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Desasparecidos, ancora?

di Sara Beretta Piccoli, deputata e CC Lugano, PPD

Sono nata e cresciuta in Svizzera, da genitori Svizzeri, di nonni Svizzeri, di bisnonni Svizzeri, sù sù nelle generazioni fino alla fine del 1700 quando la mia famiglia viveva a Lugano, e quando Lugano ancora Svizzera non era. La mia fortuna? La fortuna è stata che nel 1803, quando il Ticino e Lugano entrarono a far parte della Confederazione, il confine venne spostato a Chiasso, a Ponte Tresa, a Gandria. A quel tempo la migrazione era un processo naturale, per cui le persone si spostavano in cerca di lavoro, per una vita più dignitosa. La migrazione, quella è stata, per anni, una delle più grandi ricchezze, che ha portato il nostro cantone ad essere ciò che è: con la costruzione del primo tunnel ferroviario sotto il Gottardo, poi con quello automobilistico e ora con il tunnel più lungo mai edificato... Con decine di dighe che producono energia pulita... Con industrie che hanno "preso il volo"... Con il boom dell'economia negli anni '80 grazie ad una fervente edilizia... Ed ora? Le guerre, il terrorismo, le dittature, la fame, la speculazione... E quel l'immigrazione che tanto fa paura! Troppi stranieri, troppi rifugiati, troppi altri, e non nostri, come se noi avessimo un merito per essere nati qua, il merito di essere di colore...bianchi... Il merito di avere un passaporto Elvetico. E ora il governo decide di far rispettare certi "accordi" e di dare l'espulsione a tutta una serie di persone, uomini, donne bambini, mariti o mogli non importa, perché non sono in grado di mantenersi, perché non hanno diritto agli aiuti, perché non hanno... Quel prezioso libricino rosso! Ma quanti sono? Chi sono? Qualcuno se lo è veramente chiesto? Donne italiane nate in Ticino, con un figlio svizzero è un decreto d'espulsione? Mariti con moglie svizzera e 3 figli, espulsi perché hanno perso il posto di lavoro? Ma cosa sta facendo il governo?... Quell'omertà che tanto sembrava nobile, perché protegge la "privacy" di ognuno di noi, ora non lascia che si sappia chi sono queste persone e qual'è la loro vita, la loro condizione, il loro futuro... Queste persone verranno espulse, in una sorta di epurazione etnica, perché se non ti puoi mantenere devi andartene!!! E allora se tuo marito svizzero ti lascia, e non hai il passaporto, perché hai sempre fatto la casalinga, perché il tuo grado scolastico è basilare, perché non hai mai "lavorato", te ne devi andare? Se sei andicappato mentale, in assistenza, te ne devi andare? Se sei scappato dalla tua casa, per venire qui tra immense difficoltà, lasciandoti tutto alle spalle e non hai neppure il passaporto, te ne devi andare? ...tutte queste persone spariranno nell'indifferenza generale? Spariranno perché tanto non sono dei nostri? Spariranno perché non giocano a calcio nella squadra giusta? Ma chi siamo noi per giudicare? Per quanto ancora il governo chiuderà le bocche e censurerà la verità, solo per mostrare che chi ha il passaporto elvetico ha più diritti? Quando anche questo governo riconoscerà "la dignità e diritti uguali ed inalienabili di tutti i membri della società umana, base di libertà, giustizia e pace nel mondo"(Dichiarazione universale dei diritti umani - 1948)? Quel giorno vorrò esserci... Ma nel frattempo quanti saranno "desaparecidos"?!? Sara Beretta Piccoli, granconsigliera e consigliera comunale a Lugano, PPD
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