Tribuna Libera
16.08.2016 - 11:450
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Per un sostegno concreto agli anziani in AVS
di Raoul Ghisletta, granconsigliere PS
Purtroppo il problema della povertà degli anziani si pone e si porrà sempre più. Non vi è solamente il fenomeno dal caro affitti e dell’aumento dei premi cassa malati ad incidere sul reddito dei pensionati di oggi. Vi è anche la crescente precarizzazione dei rapporti di lavoro e l’importante pressione sui salari in atto in Ticino: sono fenomeni che avranno effetti negativi anche sulla situazione pensionistica futura dei lavoratori. Inoltre le rendite del secondo pilastro si vanno riducendo sempre più a causa delle scarsa resa dei capitali degli assicurati, che portano e porteranno sempre più ad una riduzione dei tassi di conversione del capitale in rendita. Che fare? Quali vie percorrere per correggere la situazione?
Il prossimo 25 settembre ci attende una votazione federale molto importante su questo tema: AVSplus. L’approvazione dell’iniziativa permetterà entro due anni un aumento del 10% delle rendite AVS, ossia mediamente di 200 franchi in più al mese per persone sole e 350 franchi per i coniugi. L’approvazione dell’iniziativa popolare aiuterà quindi sia i futuri pensionati a colmare le lacune nel secondo pilastro, sia i beneficiari di rendite del secondo pilastro a colmare le riduzioni delle pensioni.
L’AVS è stata introdotta il 1. gennaio 1948 ed è un’assicurazione solida. Si pensi che all’epoca la rendita minima era di 40 franchi al mese, il che corrisponde a circa 200 fr di oggi, ed i contributi salariali erano solo del 4%. Nel periodo 1973-75 le rendite AVS sono state raddoppiate, il che mostra come nella storia dell’AVS sono stati fatti passi importanti e coraggiosi. I contributi per l’AVS dal 1975 sono rimasti invariati al 8,4% per i dipendenti e al 7,8% per gli indipendenti: nel finanziamento dell’AVS è stato aggiunto solamente un 1% proveniente dall’imposta sul valore aggiunto. L’iniziativa AVSplus costa circa 4 miliardi di franchi, che saranno finanziabili con un lieve aumento dei contributi di lavoratori e datori di lavoro (+0,4% per parte). Per un salario lordo di 5'000 franchi questo vuol dire che il dipendente pagherebbe solamente 20 franchi al mese e ne riceverebbe ben 200 in più al momento della pensione. Gli avversari della riforma insistono sul problema delle rendite da versare ai pensionati del baby boom nei prossimi anni: si tratta però di un problema transitorio, che andrà risolto con un aumento transitorio dell’imposta sul valore aggiunto e senza rimettere in causa l’eccezionale struttura sociale dell’AVS. Sosteniamo quindi senza timori l’iniziativa AVSPlus per garantire un futuro dignitoso agli anziani.
Raoul Ghisletta, granconsigliere PS