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05.09.2016 - 11:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

AVSplus: per le donne e i giovani!

di Linda Cortesi, Comitato AVSplus

Le prospettive pensionistiche non sono rosee. Per questo è importante puntare su un sistema che dia garanzia di successo e speranza anche alle nuove generazioni. L’AVS lo è. Dal 1948 ad oggi, al contrario delle casse pensioni e dell’utopico risparmio individuale (terzo pilastro), ha dimostrato di saper compensare le fluttuazioni sociali, demografiche ed economiche, diventando la fonte principale di sostentamento per molti pensionati. Basti pensare che il 38% delle donne e il 19% degli uomini vive esclusivamente con la rendita AVS.Meno discriminazioni, più equità grazie all’AVS.E infatti l’AVS è un’assicurazione moderna che sa valorizzare e concretizzare i principi costituzionali della parità di genere e, con un piccolo necessario adeguamento, anche quello dell’autosufficienza finanziaria durante la vecchiaia. È utile ricordare che ancora oggi quasi i ¾ dei lavori domestici, di educazione dei figli e di cura di parenti bisognosi sono a carico delle donne, che svolgono queste mansioni senza retribuzione e spesso a scapito di una professione remunerata. L’AVS riconosce questo lavoro corrispondendogli un valore veniale che rientra nel calcolo della rendita. Il risultato è lì da vedere: tutte le donne possono beneficiare di una rendita AVS e queste sono simili a quelle percepite dagli uomini (1800 fr. in media per gli uomini, 1750 per le donne). Il lavoro a tempo parziale, le interruzioni della carriera e i bassi salari che contraddistinguono le professioni femminili incidono invece pesantemente sul reddito delle donne, anche per quanto riguarda il secondo pilastro. Se è impensabile per 4 donne su 5 risparmiare per un terzo pilastro, le casse pensioni versano alle donne una rendita quasi della metà rispetto a quella degli uomini (2580 franchi in media per gli uomini, contro 1390 franchi per le donne). Una garanzia per le giovani generazioni.Un’AVS forte, con rendite adeguate al costo della vita, è una sicurezza non solo per chi oggi già ne beneficia, ma anche e soprattutto per le future generazioni. Non è un mistero che le Casse pensioni sono sotto pressione e le rendite, soprattutto per chi è nato dopo il 1960 sono in costante diminuzione. A Palazzo federale inoltre si sta deliberando attorno alla “Riforma Previdenza per la vecchiaia 2020” che prevede nuovi tagli e smantellamenti del sistema pensionistico. Le nuove generazioni entrano nel mondo lavoro sempre più tardi, con occupazioni precarie e dovranno considerare periodi di sottoccupazione e disoccupazione più o meno lunghe: un precorso professionale che incrina ulteriormente le prospettive pensionistiche. Come compensare questa diminuzione? L’unica risposta è il rafforzamento dell’AVS, il cui rapporto prezzo/prestazione è rimasto pressoché stabile dalla sua creazione. I suoi meccanismi di finanziamento infatti permetteranno anche ai e alle giovani di poter contare su future rendite: è evidente infatti che ci saranno sempre dei lavoratori in Svizzera che contribuiranno, mentre sulle fluttuazioni del mercato finanziario, come dimostrato in questi anni, non ci si può affidare. E se il pensionamento dei baby-boomer preoccupa qualcuno, ricordiamoci che si tratta di un periodo transitorio sopportabile. Dal 1975 ad oggi il numero di pensionati è più che raddoppiato, mentre il numero di persone attive è passato da 2'800'000 a 4'040’000 del 2013 senza per questo che si sia registrato un deficit nelle casse AVS. Dall’aumento delle rendite permesso dall’iniziativa AVSplus trae beneficio la maggioranza della popolazione, in particolare le donne e i giovani oggi confrontati con situazioni finanziarie poco sicure.Linda Cortesi, Comitato AVSplus
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