*Lettera aperta di Sara Beretta Piccoli al Municipio di Lugano e al Governo
Sono da poco passate le 16 a Lugano, e mentre ascolto il nostro Consigliere Federale Alain Berset, che ribadisce che “tutta la popolazione deve rendersi conto della gravità della situazione” che stiamo vivendo, resto allibita nel sentire che “I datori di lavoro devono evitare qualsiasi pericolo per la salute dei loro dipendenti e rispettare tutte le norme della SECO”... e che “se non fosse così i Cantoni hanno la possibilità di chiudere i cantieri”.
Gli operai che operano sui cantieri sono assolutamente consapevoli della gravità della situazione, non solo perché provengono da oltre frontiera (dove le norme sono ancora più restrittive!), ma anche perché per la maggior parte di loro, del tempo non può esercitare nel rispetto delle distanze raccomandate da Cantone e Confederazione.
Purtroppo ci sono committenti che pur di terminare i lavori, mettono sotto pressione dapprima l’impresa di costruzione, che a sua volta ricatta operai e piccole imprese, dando diffide per i ritardi nelle scadenze di consegna.
Come già avvenuto per la chiusura delle scuole, e per la quale Municipio e Cantone sono stati dapprima criticati, poi “lodati” per il coraggio e la lungimiranza, anche in questo caso chiedo con forza, ed urgenza, la chiusura immediata, senza se e senza ma, di ogni cantiere e attività annessa, come pure di tutte le attività industriali.
Ritengo inoltre che mentre vi scrivo, le ordinanze e le risoluzioni (a piè di pagina) saranno probabilmente già superate dagli eventi ed avranno lasciato sul terreno altri morti.
Mostrate ora quanto la politica ha a cuore i cittadini tutti e la loro incolumità, piuttosto che assecondare ancora una volta la boria dell’economia e dell’egoismo dilagante. Sicura che saprete agire per il bene di questa città e di questo Cantone Vi saluto con la speranza che il Signore possa indicarvi la retta via.
*Consigliera Comunale Indipendente
Cofirmatari della lettera Carlo Zoppi, Tiziano Galeazzi, Giovanni Albertini