ELEZIONI 2019
Tassa fino a 120 franchi per chi vola in Svizzera. Giuseppe Cotti controcorrente: "Iniqua, penalizza il ceto medio-basso". Il quadro del balzello in Europa
Il candidato PPD: "Alle tasse preferisco gli incentivi e gli investimenti nella formazione, nella ricerca e nell'innovazione, settori dove il margine per migliorare è ancora ampio!"

LUGANO – “Questa tassa non mi piace. È iniqua, colpisce tutti indistintamente. Il risultato sarà che chi potrà prenderà ancora l'aereo. Il ceto medio-basso sarà invece nuovamente penalizzato. Alle tasse preferisco gli incentivi e gli investimenti nella formazione, nella ricerca e nell'innovazione, settori dove il margine per migliorare è ancora ampio!".
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Giuseppe Cotti, municipale di Locarno e candidato per il PPD al Consiglio nazionale, lancia un messaggio controcorrente. Lo fa oggi sulla sua bacheca Facebook, dopo aver partecipato, ieri, a un dibattito sul clima organizzato dalla sezione locarnese del PLR. Al confronto, insieme a lui, c’erano Alessandro Spano, giovane candidato liberale radicale al Nazionale, e Franco Cavalli, candidato sulla lista Verdi e Sinistra alternativa.

 

Nel corso del dibattito si è parlato anche delle tasse ambientali che potrebbero essere introdotte in Svizzera nel quadro della revisione della legge sulle emissioni di CO2.

 

Della tassa sui biglietti aerei si sta discutendo in diverse nazioni europee: dalla Germania alla Francia, dalla Svizzera all’Italia. Il problema è capire se il balzello aggiuntivo abbia davvero una motivazione ambientale o non sia, sull’onda dell’allarme climatico, uno dei tanti modi in cui gli stati cercano di mettere ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini per far quadrare bilanci fiscali più che climatici.

 

In Italia la nuova tassa in discussione ammonta a un euro per i voli domestici e 1,5 euro per quelli internazionali e l’anno prossimo porterebbe nelle casse dello Stato circa 137 milioni di euro.

 

Dal prossimo anno anche la Francia farà pagare un'ecotassa sui voli in partenza: 1,5 in Economy, 9 euro in Business per i viaggi verso paesi UE, 3 euro in Economy e 18 in Business per quelli extra-Ue.

 

In Svezia già da due anni la tassa ambientale arriva fino a 40 euro, mentre in Germania - che intende aumentare da gennaio l'Iva sui biglietti – definita “green tax” - varia da 8 euro (per i voli interni, europei e nel Nord Africa) a 45 per le destinazioni oltre i 6.000 chilometri.

 

In Svizzera il progetto di revisione prevede invece una tassa sui biglietti aerei compresa fra 30 e 120 franchi (per voli a lunga percorrenza), alla quale non saranno però assoggettati i viaggiatori in transito.

E la Swiss con una nota ufficiale ha già messo in guardia contro una misura di questa entità, che avrebbe come unico effetto quello di favorire aeroporti e compagnie concorrenti di quelli elvetici.

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