BELLINZONA – “La sfida che abbiamo davanti è difficilissima, forse la salita più difficile che oggi l’umanità deve affrontare. Un percorso insidioso che richiede una politica seria e non esasperata”. Così Fiorenzo Dadò, nel suo editoriale su Popolo e Libertà, parla del problema climatico.
A ormai un paio di settimane dalle elezioni in cui il suo partito, a livello cantonale, ha conservato i due seggi al Nazionale con Regazzi e Romano e a tre settimane dal ballottaggio in cui sarà in corsa Filippo Lombardi in tandem con Giovanni Merlini, analizza il voto. E non ha dubbi: “A perdere in Svizzera e in Ticino sono in particolare i socialisti, i cui aderenti hanno preferito sostenere i Verdi. Sul fronte opposto c’è stata poi la débâcle dell’UDC, che ha perso per strada la bellezza di 12 seggi a livello nazionale. Questo Partito continua a negare i problemi ambientali, come se il surriscaldamento climatico e le catastrofi che vediamo nel Mondo non riguardassero anche il futuro dei loro figli. Christoph Blocher è persino riuscito ad affermare che «una persona che vive provoca emissioni di CO2 e bisogna accettarlo, e che il tema del clima è oggi di moda, ma passerà: si deve solo aspettare». Se ritengono di avere tutto questo tempo, che continuino pure ad aspettare, noi scegliamo di collaborare e continueremo a fare la nostra parte! Crediamo nella valenza dei dati scientifici, dai quali emerge prepotentemente come il tema non sia affatto da sottovalutare, ma da inserire nei primi punti dell’agenda politica internazionale”.
Per contro, “a vincere sono stati i Verdi, coerenti con i loro ideali portati avanti nel corso di quattro decenni. Hanno saputo sfruttare il momento propizio, che si è creato grazie all’importante movimento planetario guidato da Greta Thunberg. Non c’è stato giorno che tv, radio e stampa non parlassero delle iniziative di questa intraprendente ragazza svedese, sensibilizzando così la popolazione”. Ma ci tiene a precisare come “prima dell’ingresso in scena di Greta Thunberg, fu Papa Francesco a lanciare l’allarme pubblicando nel 2015 l’enciclica «Laudato Sii», un testo coraggioso e di straordinaria attualità, nel quale richiama tutti alle proprie responsabilità. Francesco scrive che «abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti».
Già quattro anni fa il Pontefice, sottolinea Dadò, “indica come prioritaria la necessità di un mutamento radicale nella condotta dell’umanità, così da incamminarsi verso un autentico progresso sociale e morale, una sorta di ecologia umana”.
”L’ambiente in cui viviamo ha bisogno di amore, di cura e di attenzione. Tutti assieme dobbiamo impegnarci in questo senso, collaborando e trovando le strade più appropriate, senza isterismi ed esagerazioni. Non è saccheggiando la popolazione dei propri risparmi con tasse e imposizioni eccessive come vorrebbe fare la sinistra radicale che riusciremo in questa difficile missione. E certamente non ci riusciremo negando il problema come fa l’UDC. La risposta viene dalle forze di centro che, attraverso una politica ragionevole, sono pronte a fare la propria parte”, è la ricetta del presidente popolare democratico, che lancia l’immancabile appello: “Il PPD è deciso a continuare a battersi come in passato e ancora di più per l’ambiente, con scelte pragmatiche a favore dei cittadini, come ha fatto proponendo (e ottenendo) l’uscita dal nucleare. Ma per continuare a farlo abbiamo bisogno di voi e per questo vi chiediamo di sostenere il ticket Lombardi-Merlini il 17 novembre”.