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Cronaca
26.02.2017 - 22:340
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

"Immobilizzato in una notte senza fine", dj Fabo è in Svizzera per morire

L'uomo, vittima di un incidente nel 2014 in cui è rimasto tetraplegico e cieco, ha chiesto al Presidente della Repubblica di poter morire, ora è nel nostro paese per l'eutanasia

MILANO - "Sono immobilizzato in una lunga notte senza fine", sono le parole ricorrente di DJ Fabo, vero nome Fabiano Antoniani. In giorni in cui si discute di dolce morte e di chi ha il diritto di renderla possibile, la sua storia balza alle cronache. In Italia è vietato praticare l'eutanasia, lo era ai tempi del caso Englaro, e lo è ancora. Fabiano ha 40 anni, da giovane era un broker, con la passione per la musica. Dopo il trasferimento in India con la fidanzata, comincia la sua scalata nel mondo che adora: inizia a fare il dj, attività per cui è conosciuto. La sua vita cambia il 13 giugno 2014, quando rimane vittima di un terribile incidente stradale: sbanda e la sua vettura impatta contro un'altra che procedeva sulla corsia d'emergenza. Si era chinato per raccogliere il cellulare, ed è stato fatale. Sbalzato fuori dall'abitacolo, è sopravvissuto, ma è rimasto tetraplegico e cieco. Una condanna per una persona che si definiva ribelle e vivace. E da due anni sta battagliando col governo italiano per poter morire. Non si definisce depresso, anzi, dice di avere ancora ironia, ma la sua vita è diventata un calvario. Ha scritto al Presidente della Repubblica perché intervenisse presso il Parlamento per far approvare al più presto la legge sul testamento biologico e il fine vita, ma senza esito. Allora, la decisione drastica: col sostegno della fidanzata e dell'Associazione Luca Coscioni, si è recato in Svizzera. Ad accompagnarlo, Marco Cappato, che fa parte dell'associazione ed è uno storico militante radicale Fabo è ora in una struttura svizzera, anche se non si sa quale sia, se in Ticino o nella Svizzera interna. Si sta sottoponendo alle visite, oggi ne ha avuta una e domani avrà luogo la seconda, "per controllare le sue condizioni fisiche e anche per confermare eventualmente la sua volontà di ottenere l’assistenza medica alla morte volontaria", come spiega Cappato, che è con lui. Potrebbe ancora cambiare idea, la scelta non è ancora definitiva. Cappato ha raccontato di un viaggio fino alla Svizzera compiuto con una grande voglia da parte dell'ex dj di arrivare. "Lo Stato obbliga a emigrare per poterci liberare da una tortura insopportabile e infinita", aveva detto qualche giorno fa nel suo ultimo appello Fabiano Antoniani. Ora, è in Svizzera, e scegliere di continuare a vivere oppure morire spetterà solo a lui.
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