Cronaca
05.04.2017 - 21:090
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
Per i russi, non è stato Assad a compiere l'attacco chimico. Trump, "ho cambiato idea sul regime"
Secondo i sovietici, l'obiettivo da colpire sarebbe stato un arsenale ribelle, da cui si sono sprigionati i gas tossici. E bloccano una risoluzione dell'ONU
DAMASCO – Chi è stato a colpire con gas chimici i civili, in particolare i bambini in Siria? Ieri, quando le sconvolgenti immagini erano ancora fresche, pareva che il responsabile fosse il regime di Aassad. A quanto pare, gli attacchi sono stati addirittura due, il secondo dei quali indirizzato a colpire chi era già stato ferito nel primo attacco e chi era impegnato nei soccorsi.
Secondo la Russia, alleata di Assad, non è stato un attacco chimico, ma il gas sarin che ha ucciso almeno 72 persone proveniva da un arsenale ribelle colpito da un bombardamento aereo siriano. L’obiettivo era dunque quello, un arsenale, e non vi era nessuna intenzione di sferrare un attacco chimico.
Forte delle sue convinzioni, la Russia ha respinto una risoluzione dell’ONU (può farlo essendo membro permanente del Consiglio di sicurezza), presentata da Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, dove si condanna l’attacco e si chiede un’indagine approfondita.
Gli Stati Uniti intanto, per bocca dell’ambasciatrice Nikki Haley, non ha escludo un intervento diretto, e il presidente Donadl Trump ha affermato di aver cambiato opinione su Assad.