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Cronaca
22.11.2017 - 11:180
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Un mese dopo, l'accoltellatore di Lugano ha un volto. Arrestato a Como un 45enne cubano, fermati anche tre giovani domiciliati nel Mendrisiotto

L'uomo è stato arrestato il 16 novembre dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Como, dopo un mandato d'arresto internazionale, presto sarà estradato. Gli altri in manette sono un 22enne svizzero, un 23enne boliviano e un 25enne cubano

LUGANO - L'accoltellatore della discoteca Blue Martini avrebbe finalmente un volto: in manette negli scorsi giorni è infatti finito un 45enne cubano residente in provincia di Como, e dopo il suo arresto si è riusciti a risalire anche a tre altre persone presumibilmente coinvolte nella rissa. Dopo un mese, insomma, i contorni iniziano piano piano a chiarirsi: si era parlato subito di bande rivali che si erano trovate per regolare dei conti, ma dato il grande numero di partecipanti alla rissa si erano rese necessarie altre immagini.

Infatti, in relazione alla rissa con accoltellamento avvenuta il 21.10.2017 presso il Quartiere Maghetti di Lugano, il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che il 16.11.2017 in Italia è stato arrestato un 45enne cittadino cubano residente in provincia di Como. L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Como in base a un mandato di arresto internazionale del Ministero pubblico, spiccato a seguito degli accertamenti d'inchiesta degli inquirenti della Polizia cantonale.

Il 45enne è sospettato di essere l'autore dell'accoltellamento avvenuto il 21 ottobre 2017 al quartiere Maghetti di Lugano. Saranno espletate nei prossimi giorni le pratiche relative alla richiesta di estradizione.

A seguito del suo arresto, il 21.11.2017 nel Mendrisiotto sono state arrestate altre tre persone sospettate di avere partecipato alla rissa. Si tratta di un cittadino svizzero di 22 anni, di un cittadino boliviano di 23 anni e di un cittadino cubano di 25 anni, tutti domiciliati nella regione.

Le ipotesi di reato nei confronti dei quattro arrestati sono di tentato omicidio intenzionale, rissa, lesioni gravi subordinatamente semplici qualificate e infrazione subordinatamente contravvenzione alla Legge federale sulle armi.

Nessuna ulteriore informazione verrà rilasciata per non pregiudicare l'esito dell'indagine. L'inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore generale Antonio Perugini.
 
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