Cronaca
10.03.2018 - 11:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51
Insulta Doris Leuthard su Facebook. Richiamato dalla direzione, un operaio delle Officine si dimette. Spontaneamente?
Ci si sarebbe aspettato un ammonimento da parte della ditta o, caso mai, il licenziamento, ma non la decisione del dipendente di dimettersi dale Officine
BELLINZONA - A quasi una settimana di distanza dal verdetto sull’iniziativa NO Billag, in Ticino le polemiche non accennano a placarsi.
La consigliera federale Doris Leuthard è stata in prima fila nella battaglia in difesa del sevizio pubblico. E nei suoi confronti non sono mancati attacchi pesanti.
Un operaio delle Officine FFS di Bellinzona ha però esagerato nell’esprimere la propria opinione. Come scrive il Corriere del Ticino, l’uomo ha utilizzato parole pesanti concludendo il commento, scrive il giornale, con il più classico epiteto dialettale con il quale alcuni ticinesi etichettano i “cugini d’oltralpe”.
Una volta segnalato il caso alla direzione, le Ferrovie Federali hanno cercato il dialogo con il dipendente, ma l’uomo ha deciso di rassegnare le dimissioni, entro i termini di disdetta previsti dal contratto, hanno puntualizzato dall’azienda senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.
Della questione si stanno occupando la Commissione del personale e i rappresentanti sindacali, che vogliono far luce sui motivi che hanno spinto il dipendente a lasciare il proprio lavoro a causa di un’uscita infelice sui social network.
Ci si sarebbe aspettato un ammonimento da parte della ditta o, caso mai, il licenziamento, ma non la decisione del dipendente di dimettersi dale Officine.
Sulla questione interverrà anche il coordinatore della Piattaforma di dialogo Franz Steinegger, il quale sarà chiamato a chiarire se davvero la scelta è stata dal dipendente o se è in qualche modo coinvolta la Direzione.