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Cronaca
02.04.2018 - 10:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

Servirà tanta pazienza! Tempi lunghi per la riapertura della statale che collega il Locarnese all'Italia dopo la frana che ha ucciso una coppia di ticinesi

Intanto il sindaco di Re Oreste Pastore, ai microfoni di coazzurratv, ha dichiarato: “Adesso basta piangere morti! Da 30 anni si parla di sistemazione della statale, qui transitano dalle 2500 alle 3mila persone al giorno”

RE - Saranno lunghi i tempi per poter riaprire la statale che collega l’Italia alla Svizzera, dopo la frana caduta domenica a Re, poco dopo la dogana di Camedo.

 

Sono infatti quasi 400 i metri cubi di roccia staccatisi da un versante della Valle Vigezzo. Detriti che hanno colpito anche l’auto su cui viaggiava una coppia ticinesi, facendola sbalzare nel dirupo sottostante e uccidendo sul colpo gli occupanti.

 

Al lavoro da questa mattina ci sono anche gli esperti di geologia, chiamati a valutare la sicurezza della zona prima di dare il via ai lavori di sgombero.

 

Intanto il sindaco di Re Oreste Pastore, ai microfoni di coazzurratv, ha dichiarato: “Adesso basta piangere morti! Da 30 anni si parla di sistemazione della statale, qui transitano dalle 2500 alle 3mila persone al giorno”.

 

La priorità al momento è quella di ripristinare almeno la linea ferroviaria che collega Domodossola e Locarno.

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