Cronaca
01.06.2018 - 11:290
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40
I lavori alla statale 34 si fanno! "E se qualcosa si è sbloccato è grazie alla provocazione di Zali sui ristorni"
Il sindaco di Cannobio è convinto che la richiesta del Ministro leghista abbia avuto il suo peso sullo stanziamento, ora ufficiale, di 25 milioni, con 327mila euro che vengono proprio dai ristorni. "All'incontro fra i due Stati, l'Italia informerà la Svizzera sull'uso dei soldi versati"
BELLINZONA – Un punto a favore della richiesta di Claudio Zali di bloccare i ristorni: se i lavori sulla statale 34, tra Ghiffa e Cannobbio, partiranno è anche grazie alla provocazione.
Lo sostiene a La Regione il sindaco di Cannobio Giandomenica Albertella. “Se qualcosa si è positivamente sbloccato lo si deve alla provocazione del presidente del Consiglio di Stato ticinese Claudio Zali: congelare i ristorni dei frontalieri versandoli su un conto corrente bloccato fino a quando il nostro Paese non si fosse deciso a realizzare infrastrutture di interesse comune”.
E la statale 34 lo è. Verranno messi in sicurezza i versanti della montagna. I soldi? 327mila euro verranno proprio dai ristorni degli scorsi anni, quelli versati a Ghiffa, Oggebbio, Cannero Rivera e Cannobbio, mentre la Regione Piemonte ha stanziato 100mila euro e l’ANAS piemontese dispone di 20 milioni di euro. In tutto quindi circa 25 milioni di euro, stanziati ufficialmente, che permetteranno di partire prima di tutto con lo studio geomorfologico della zona da mettere in sicurezza.
I cantieri saranno aperti nel 2019 e dovrebbero durare due anni.
Il sindaco di Cannobio, indirettamente, ringrazia dunque il Ticino e concorda anche sulla necessità di informare il Cantone sull’uso dei soldi. “Il prossimo 6 giugno alla Farnesina a Roma, nel corso dell’incontro annuale fra i due Stati, l’Italia informerà gli svizzeri su come sono stati spesi i ristorni dei frontalieri e cosa è stato deciso per la sicurezza della litoranea occidentale del Verbano”.