ROMA – Non è scontata la nomina a presidente della RAI di Marcello Foa. Dopo aver ricevuto l’apprezzamento del Governo italiano, il manager-giornalista deve ora fare i conti con l’opposizione. Mercoledì prossimo, la Commisione di Vigilanza si riunirà per ufficializzare chi davvero comanderà a Viale Mazzini.
Come scritto da diversi giornali italiani, a Foa mancano cinque voti per raggiungere i due terzi di pareri favorevoli alla sua carica di presidente. “Impresa” non da poco, visto e considerato che sia il Pd che Forza Italia sembrano voler puntare su qualche altro nome.
A schierarsi contro all’ormai ex CEO del Grupo del Corriere del Ticino c’è anche Silvio Berlusconi che ha pubblicamente annunciato che “le scelte sulla RAI sono figlie di una logica spartitoria che non si addice al pluralismo dell’informazione pubblica”.
“Se mi chiedete come la penso adesso, la mia risposta è che dobbiamo votare no”. Il “Cavaliere” ha più schiettamente annunciato che “per adesso i voti di Forza Italia non sono nella disponibilità di Marcello Foa”.
A far infuriare Silvio Berlusconi è stato il comportamento avuto in particolar modo da Matteo Salvini. Berlusconi non ha digerito la scelta del Governo di “non informare nessuno sulle nomine”. Solo pochi minuti prima che i nomi dei vertici RAI uscissero sulle agenzie “ho ricevuto – dichiara Berlusconi al Corriere della Sera – una telefonata da Salvini dove diceva che per la presidenza è stato scelto Marcello Foa. Vi piacerà perché è stato per anni al Giornale”.
A salire sul carro dei contrari anche Giorgio Mulè e Maurizio Gasparri. “Io davvero – incalza Mulè – non mi capacito di come abbiano potuto agire così, senza rispettare il pluralismo”. “Il quorum dei due terzi – dice Gasparri – è fatto perché qualcuno alzi il telefono e chiami l’opposizione. E alzatelo ‘sto telefono, no?”.
La strada che porta a Marcello Foa alla presidenza RAI, dunque, è ancora lunga e tortuosa e “passa – scrive il Corriere della Sera – attraverso un dialogo tra Salvini ed Arcore o tra Giancarlo Giorgetti e Gianni Letta”.
Agli attacchi di Forza Italia e PD, Marcello Foa ha risposto in mattinata attraverso un’intervista al Messaggero. “Gli attacchi fanno parte del gioco. Sono una persona che rispetta tutti. Non ho mai chiesto nulla, non sono uno che briga e non ho mai frequentato un Palazzo”.
“Mi descrivono – conclude Foa – come Belzebù, evidentemente non mi conoscono. Mi ritengo un giornalista corretto, non abituato a offendere nessuno. Tantomeno le istituzioni”.