LUGANO – In Italia, i riflettori sulla nomina, poi bocciata, di Marcello Foa come presidente della Rai si sono spenti, dopo i fatti terribili di Genova. La questione ovviamente andrà risolta. Ma Matteo Quadranti, deputato PLR, interroga il Governo: che ruolo potrà avere Foa all’USI? Essendo un sovranista dichiarato, ormai, può garantire il necessario pluralismo, lui che a quanto pare non ha un titolo di professore universitario accreditato secondo gli usuali crismi?
“In particolare pare che il giornalista Foa divida Salvini e Berlusconi, e di certo non raccoglie i favori del PD atteso come si imputi al candidato nel CdA della RAI la sua vicinanza a Putin (non proprio un democratico e difensore dei diritti umani), alle teorie sovraniste di Salvini e al di lui ideologo, prof. Giuseppe Valditara (autore del recente saggio "Sovranismo, una speranza per la democrazia" di cui peraltro lo stesso Marcello Foa ha curato una postfazione)”, scrive il liberale.
Che poi definisce il sovranismo. “Va forse brevemente indicato, senza pretesa di esaustività, che il sovranismo (identitario e nazionalista, una versione chic del populismo) vede come avversario il globalismo, i diritti dell'uomo (certo uno dei capisaldi della nostra costituzione e dei valori elvetici), e ovviamente i vari organismo sovranazionali quali UE, ONU, ecc… che forse, pur con tutti i difetti e correttivi da attuare, restano al momento attuale gli unici che possono risolvere problemi quali i flussi migratori politici e climatici, il consumo mondiale di risorse energetiche ed ambientali, e via di seguito”.
Una questione, quella di Foa e delle sue idee, che comunque riguarda anche il Ticino, dato che “nel 2004 fonda con StephanRuss-Mohl (Professore) l'Osservatorio europeo del giornalismo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università della Svizzera italiana un istituto che si propone di promuovere tra l'altro la qualità nel giornalismo e stabilire ponti tra l’editoria e il mondo accademico e tra le diverse culture giornalistiche in Europa”.
Inoltre, nonostante la grande esperienza giornalistica, Marcello Foa, fa notare Quadranti, “non dispone di un titolo di professore universitario accreditato secondo gli usuali crismi, o meglio criteri riconosciuti dalle varie università elvetiche (titolo di dottore, numero di pubblicazioni scientifiche e citazioni delle fonti e in quali riviste,…). Ciò detto, dal 2004, per diversi anni, Foa risulta aver tenuto corsi di giornalismo e comunicazione sia a livello di Bachelor che di Master anche all'USI dove insegna “Comunicazione e media nell’ambito delle relazioni internazionali”.
Dunque chiede al Governo:
“1. La presenza del signor Marcello Foa all'USI e presso l'Osservatorio europeo di giornalismo è giudicata sufficientemente indipendente o anche solo opportuna per garantire il pluralismo per gli studenti ed evitare indottrinamento di parte, segnatamente ma non solo, alla luce delle controversie emerse circa la sua nomina in RAI?
2. In caso affermativo, è possibile sapere se il signor Foa dispone di un titolo di dottore? Se è abilitato all'insegnamento universitario? Se la sua attività presso l'USI è stata oggetto di valutazione periodica da parte degli ispettori così come avviene per tutti i professori universitari in Svizzera e con quali risultati? quali sono le sue pubblicazioni scientifiche e dove risultano pubblicate atteso come sul sito dell'Osservatorio non ne risultano?
3. Vi sono altre ragioni per cui il signor Marcello Foa abbia potuto tenere corsi di Bachelor e Master o di altro tipo (quale semmai?) presso l'USI?
4. Quale organo USI lo ha nominato,quando,sulla base di quali criteri e meriti scientifici e con quale rimunerazione?”