BELLINZONA – Ammonterebbero ad almeno 7 milioni di franchi le malversazioni contestate all’ex presidente dell'UDC Paolo Clemente Wicht, ai danni principalmente dell’ex moglie ed anche di un ex cliente.
L’uomo è accusato di appropriazione indebita, truffa, amministrazione infedele, omissione della contabilità, ingiuria, minaccia, coazione, riciclaggio ed esercizio abusivo della professione di fiduciario e la Magistratura ha disposto un ordine di perquisizione e di sequestro di tutti gli averi e documenti bancari. Lui si professa innocente.
La RSI ha svelato che la denuncia sarebbe partita appunto dall’ex moglie, a cui negli anni avrebbe sottratto, prelevandoli in contanti, sette milioni di franchi. Era lui infatti a gestire i suoi beni.
A quella della donna si è aggiunta la denuncia di un ex cliente. Ci sarebbero inoltre, sempre secondo la RSI, anche due operazioni sospette segnalate dall'Ufficio federale di polizia. I sequestri di documentazione ordinati dalla magistratura dovrebbero chiarire i fatti anche se per anni Wicht non avrebbe allestito alcuna contabilità e nemmeno dichiarazioni fiscali, avendo per contro una situazione debitoria molto critica e con diverse esecuzioni pendenti.