CRONACA
"Se sei in assistenza sei una m---a? Non puoi candidarti? Io dico no". E anche i candidati socialisti bellinzonesi difendono Notari
Riportiamo un'opinione di Cindy Martinoni sul tema del giorno. "Lui percepisce l'AI, il perchè lo dirà lui. L'unica domanda legittima è: 'saresti in grado di occupare la carica?'. I colleghi: "Il tuo albero sostenuto da tutti noi non si piegherà mai"
CRONACA

Caggiano replica a Notari: "Usare toni accesi verso una tematica sociale è diverso che porsi con arroganza con chi ti ospita"

20 FEBBRAIO 2019
CRONACA

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Notari: "Viaggio coi soldi dei contribuenti? L'AI, il burn-out, il Messico, le lezioni: vi dico tutto"

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BELLINZONA – Ha scatenato una bufera, la polemica tra Massimiliano Robbiani e Ruben Notari. Il tutto nasce da qualche frase su Lombardi e Pelli, durante la tramissione “Sotto a chi tocca”, dette dal socialista.

Che è stato attaccato da Robbiani, il quale ha reso noto che a suo dire Notari viaggia con i soldi dei contribuenti, essendo in assistenza. Lui si è difeso, spiegando di essere in AI per un born-out, di star cercando di rientrare nel mondo del lavoro, di essere stato in Messico per una storia d’amore.

Dopo quella del PS, Notari ha raccolto anche la solidarietà social dei candidati socialisti del Bellinzonese. “Ci sono momenti in cui non si può stare zitti. Il nostro compagno Ruben Notari ha subito un inqualificabile attacco, nel tentativo di attivare la gogna mediatica nei suoi confronti, da parte di Massimiliano Robbiani, candidato al Gran Consiglio della Lega. Robbiani ha aggredito Ruben affermando il falso riguardo alla sua situazione personale, la quale non andava peraltro esposta senza motivo all’opinione pubblica. Chi conosce Ruben sa che è una persona motivata e preparata, che ama il nostro Cantone e che ha molta passione per l’insegnamento. Se oggi si trova in una situazione particolare non è certo per colpa sua. Robbiani, con le sue accuse infondate getta inoltre disprezzo sulle migliaia di ticinesi in assistenza o in AI, stigmatizzandoli in modo intollerabile. Noi colleghe e i colleghi in lista per il Gran Consiglio del Bellinzonese esprimiamo la nostra solidarietà a Ruben e a tutte le persone che oggi si trovano in difficoltà in Ticino e auspichiamo una campagna elettorale dove si dibatta esclusivamente delle proposte politiche per migliorare la vita di chi vive nel nostro Cantone. Forza Ruben, noi siamo con te. Non importa quanto rabbiosamente soffi il vento: il tuo albero, sostenuto anche da noi, non si piegherà mai. I colleghi candidati al Gran consiglio del Bellinzonese”.

Il tema fa discutere. Dell’attacco di Robbiani a molti non è piaciuto il fatto, così viene interpretato, di mettere in dubbio che una persona in assistenza o AI possa candidarsi. Cindy Martinoni, meglio nota come Politicamente Scorretta, ha scritto un’opinione che col suo permesso riportiamo (senza un passaggio che parla del lavoro dei colleghi di Ticinonews, che non ci permettiamo di giudicare):

“L'ipocrisia di questo Cantone è commovente: prendiamo, ad esempio, una persona che per campare deve ricorrere agli assegni assistenziali. I beneficiari dell'assistenza sono circa 8'000 insomma, non sono bruscolini, anzi. È un tema caldo, amaro ma è anche, ahimè, il cavallo di battaglia di un po' tutti i partiti. Mi sono spesso chiesta se chi si riempie la bocca dell' altrui dolore sia consapevole del fatto che parla di esseri umani. Di vissuto. Di vita. 

Temo di no. Ho paura che per gli egoriferiti, l'assistenza sociale sia solo campagna elettorale.

In linea di massima è ciò che è successo ieri a Ruben Notari: un candidato leghista ha scomodato "Ticinonews " per far sapere a tutti coloro che hanno il diritto di voto in Ticino che Notari è in assistenza ( falso!).

Ora. Mi ( e vi ) chiedo: se sei in assistenza sei una merda? Non puoi candidarti? Sei un lazzarone che se l'è cercata? Io dico di no. Se c'è una cosa che la vita mi ha insegnato è che il denaro è qualcosa di estremamente labile e che - tolta qualche eccezione - siamo tutti precari. La vita è una ruota che gira; oggi a te, domani, magari,a me.
Secondo voi quelli in assistenza sono invotabili? Servono solo come carne da macello per riempire le liste? Anche qui dissento.

Non avrei problema alcuno a votare una persona in assistenza, un uomo o una donna che rappresenti 8'000 persone in difficoltà. Di sicuro saprebbe di cosa sta parlando.

Ma torniamo a noi. Ruben è in assistenza? No. Ruben Notari percepisce l'AI. È stato in Messico con i suoi soldi, senza rubare nulla a nessuno. Perché è in AI lo dirà lui, l'unica domanda legittima che possiamo porgli è: "Se fossi eletto saresti in grado di occupare la carica?". Nulla di più.

Infine. Ruben ha una laurea in matematica e impartisce lezioni private a 20Fr.- all'ora. Soldi peraltro dichiarati all'AI. 

Concludo dicendo che chi è in assistenza, in AI, chi percepisce i sussidi di cassa malati, chi va a letto col magone (fingendo magari spensieratezza davanti ai figli) perché non può pagarsi le bollette, non ha nulla di cui vergognarsi. NIENTE. Si devono vergognare tutti coloro che vi trattano come cittadini di serie B e quelli che trattano la cosa pubblica come fosse roba loro. 

Nella vita a volte si cade, ci si fa male, ma ci si rialza. Magari un po' acciaccati, con qualche pezzo in meno, ma si torna a camminare.
Forza, ragazzi!”.

La discussione che è seguita è su come Robbiani abbia usato le informazioni, ma ha toccato anche il tema se una fragilità, come viene vista quella di Notari, gli permetterebbe di adempiere alla carica o se non può reinserirsi in un altro campo. In ogni caso, Cindy insiste su “Noi dobbiamo urlare ancora più forte che non è il conto in banca o la posizione a fare di una persona una bella persona. E non è una malattia, fisica o mentale, l'impossibilità di lavorare, le ristrettezze economiche o la carenza beni a fare di una persona una brutta persona”. Su questo concordiamo. 

Sul reinserimento, sono fatti privati del candidato, ma TicinoLibero ha sempre preso una posizione netta riguardanti problemi psicologici, depressioni e di conseguenza born-out: momenti di difficoltà che possono capitare a chiunque nella vita (la depressione sarà presto una delle malattie più diffuse al mondo), per cui non riteniamo sia un motivo di discriminante.

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