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Cronaca
29.08.2019 - 09:050

"Assumiamo un residente". E il frontaliere si infuria: "Boicottiamo tutto ciò che è svizzero"

A un lavoratore italiano di oltre Confine è stato risposto che non sarebbe stato assunto per dare la precedenza a un ticinese. La sua stizza: "Anche la benzina da adesso in poi preferisco pagarla di più"

BELLINZONA – Alcune ditte ticinesi preferiscono dei residenti e non assumono un frontaliere alla ricerca di lavoro? E lui chiede di boicottare la Svizzera. La vicenda, che ha dell’incredibile, viene raccontata proprio dallo stesso uomo, ora attivo solo saltuariamente presso la ditta che lo impiega e dunque in cerca di altro.

A diverse email si è sentito dire “non posso dar seguito al suo dossier in quanto diamo la priorità a persone residenti sul territorio”. Una risposta che molto spesso non arriva, indignando diversi ticinesi.

In questo caso, è lui a rimarci male. Ed ad andare al contrattacco proponendo su Facebook di boicottare il nostro paese.

“Evitiamo di comprare qualsiasi merce prodotta in Ticino, in Svizzera, scegliamo solo prodotti UE”, chiede.

Non basta: “Inoltre proporrei un referendum per far pagare i dazi doganali alla Svizzera, visto che a quanto pare i patti bilaterali e la libera circolazione funzionano solo a convenienza”, argomenta. Non farà nemmeno più benzina in Ticino, preferisce pagarla di più.

A quanto pare, si è rivolto per la vicenda (si presume la mancata assunzione) al Console italiano in Svizzera, il quale “se ne è lavato le mani”. Di certo, decidere chi deve essere preso in un’azienda non è nei suoi compiti…

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