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Cronaca
11.09.2019 - 17:000
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Giovanissimi e con centinaia di migliaia di followers! Il mondo nascondo dei baby-influencer

L'UNICEF Svizzera e Lichtenstein ha incaricato un'azienda di consulenze e ricerche di mercato di capire chi sono gli influencer svizzeri, analizzando 52 giovani con un totale di 10,4 milioni si seguaci. Conoscevate Gabirano, DzanaCehic e Fabio Zingg?

In occasione della terza Giornata Digitale Svizzera, l’UNICEF è andato a scovare i giovani influencer del paese ha presentato Saranno inoltre presentati i principali risultati dello studio preliminare dell’UNICEF sui giovani influencer svizzeri.

L’UNICEF Svizzera e Liechtenstein ha aderito recentemente a digitalswitzerland, un progetto volto a contribuire ai cambiamenti digitali in Svizzera. L’UNICEF ha innanzitutto incaricato la Academic Alpha, un’azienda di consulenza e ricerche di mercato legata all’Università di Berna, di realizzare uno studio preliminare su un tema finora quasi inesplorato, quello dei giovani influencer attivi in Svizzera. Sono quindi stati identificati e osservati 52 giovani con un totale di 10,4 milioni di seguaci.

Il criterio per la selezione degli influencer è stato il tasso di coinvolgimento, quanto i follower reagiscano ai contenuti condivisi. Si sono inoltre cercati giovani opinionisti che hanno partecipato alle recenti manifestazioni per il clima. Lo scopo dello studio preliminare è stato capire quali argomenti vengono trattati da questi giovani e in che modo.

La sensibilizzazione di bambini e adolescenti sui loro diritti e il rafforzamento degli stessi è uno dei compiti a cui si dedica l’UNICEF. L’uso dei media sociali interessa i diritti dell’infanzia sul piano dell’accesso all’informazione, della protezione della sfera privata, della libertà di espressione o ancora del diritto di partecipazione.

Ecco i giovanissimi opinionisti svizzeri:

- Gabirano ha appena compiuto 21 anni e ha 175 000 seguaci su Instagram. Si esibisce sui palchi (anche) come cabarettista, è alto 208 cm, porta il 48,5 di scarpe e ha trascorso i primi anni della sua vita in Africa. Gabirano ha interrotto gli studi liceali per dedicarsi alla carriera di comico.

- DzanaCehic ha 16 anni ed è seguita da oltre 608 000 persone in Instagram, da più di 200 000 persone in Snapchat e, in poco tempo, da oltre 130 000 persone in TikTok. Conclusa la scuola dell’obbligo, sta svolgendo un praticantato per scoprire il lavoro quotidiano con i bambini. Con i suoi post desidera essere al fianco dei suoi follower, fornire loro ispirazione e concedere loro un punto di osservazione privilegiato sul suo stile di vita.

- Fabio Zingg è un diciannovenne con 262 000 seguaci su Instagram. Da un anno lavora per conto suo come fotografo, un’attività a cui non ha intenzione di rinunciare. Le sue foto testimoniano la sua passione per l’escursionismo e vogliono ispirare chi le guarda a trattare la natura in modo rispettoso.

- Sebastian Konrad ha 18 anni e 12 300 follower su Instagram. Sta terminando la maturità ed è appassionato di moda e musica. Se la musica non dovesse permettergli di vivere, non disdegnerebbe un lavoro come direttore creativo.

- Isabelle von Grafenried ha 17 anni e su Instagram la seguono in 200: è una persona abbastanza critica nei confronti dei social media. Insieme ad alcune compagne di liceo, Isabelle gestisce un negozio di vestiti usati – un’attività senza scopo di lucro – ed è una militante ambientalista impegnata per un mondo migliore.

Lo studio preliminare e il relativo rapporto realizzati dalla Academic Alpha fungono da base per l’eventuale elaborazione dello strumento U-Report per la Svizzera e il Liechtenstein. Questo programma gratuito di messaggistica istantanea e raccolta di dati sviluppato dall’UNICEF consente agli utenti di connettersi tra di loro attraverso una serie di canali di comunicazione e di scambiarsi opinioni su quanto accade in seno alla loro comunità.

”Dando voce ai giovani, vorremmo instaurare una collaborazione con dirigenti, dal livello comunale fino al livello nazionale, in vista di un cambiamento sociale positivo. In questo modo, si potrà migliorare la qualità dell’impegno dei giovani cittadini e informare in modo più accurato i dirigenti. Insieme possiamo cambiare le cose in meglio”, conclude la Direttrice generale.

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