CRONACA
La guerra dei mercatini. "Fuorviante usare i media per fare pressioni sull'organizzazione"
I mercatari presenti a Lugano lamentavano "accanimento contro chi ha osato manifestare il malcontento", la Divisione Eventi e Congressi replica: "Basta logica ricattatoria"

LUGANO – Ormai è una guerra aperta tra l’Associazione Mercanti Itineranti e la Divisione Eventi e Congressi di Lugano. Se i primi si erano lamentati sui media, i secondi hanno risposto per le rime.

Accuse e contraccuse con sullo sfondo il mercatino natalizio luganese. Chi ha organizzato le bancarelle dice che ci sono state numerose lamentele, e rimarca come sia stata mandata come rappresaglia la Polizia, a comminare anche sanzioni economiche, riscontrando “accanimento contro coloro che hanno osato manifestare il loro malcontento, con minacce e persecuzione da parte della polizia cittadina”. 

Non potevano, per esempio, aprire e chiudere agli orari che volevano, come invece i bar, e i gazebo non erano adatti alla pioggia. Almeno è quanto sostengono, e hanno raccontato ai media.

Una mossa che la Divisione Eventi e Congressi si aspettava, prima o poi: “siamo noi che da anni subiamo minacce di alcuni – sempre i medesimi – i quali annunciano di voler ricorrere ai media con il fine di fare pressione per lo spostamento di alcune bancarelle o sulla variazione della merce proposta. Usare i media e cercare di attivare trasmissioni della RSI per fare pressioni sull’organizzazione del mercatino, denigrando il lavoro e il dialogo diretto tra le parti, è estremamente fuorviante”.

“In rimo luogo va rispettato il lavoro di tutti. Quello dei mercatari che affrontano questi giorni di pioggia dopo aver goduto di molti giorni di bel tempo e di grande afflusso, come quello dei collaboratori della Divisione eventi e congressi che lavorano sotto l’acqua per offrire un bel periodo natalizio a tutti. È però triste e veramente riprovevole che alcune email e lettere inviate per richiamare i mercatari refrattari, in modo estremamente cortese, su alcuni aspetti del regolamento che non venivano applicati, vengano utilizzate arbitrariamente a mezzo stampa per gettare fango su un'organizzazione che opera in modo estremamente trasparente, professionale e a tutela di tutte le parti. Ricordiamo solo che in altri mercatini natalizi svizzeri ed esteri chi non rispetta le regole viene multato, rispettivamente espulso in caso di ripetuta inosservanza delle regole. Provvedimenti a cui la Divisione non ha mai voluto giungere”, prosegue la nota.

“È ora di mettere un punto finale a questa logica ricattatoria, anche perché negli ultimi anni sono state applicate numerose misure per migliorare la collaborazione e l’ascolto di tutte le parti interessate”, è l’auspicio. Intanto si stanno apportando migliorie tra cui l’eventuale sostituzione dei parpai (con un investimento di 200mila franchi).

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