BELLINZONA – Era inabile al lavoro per un infortunio alla mano ma andò lo stesso a sparare e questo gli è costato la promozione da caporale a sergente.
La vicenda, per certi versi incredibile, riguarda un agente della Polizia Cantonale ed è stata riferita dal Caffè. Nel 2017 per un infortunio non professionale ad una mano era stato ritenuto al 100% inabile al lavoro per un mese e mezzo.
Lui sostenne comunque gli esami cantonali pratici per il conseguimento della patente di caccia (tiro con il fucile a palla e a pallini, maneggio e porto dell’arma) e i suoi superiori quando lo vennero a sapere non ne furono per nulla contenti. Non soddisfatti della spiegazione che diceva che la mano infortunata era usata solo come appoggio, lo sospesero senza stipendio per due giorni.
L’uomo lavorava da anni per la Cantonale e l’anno successivo sarebbe divenuto caporale. Ma la sanzione è stata ritenuta sufficiente per bloccare la promozione e a nulla sono serviti i ricorsi al Consiglio di Stato e al Tribunale cantonale amministrativo. La sospensione senza stipendio, anche se di breve durata, è considerata la massima sanzione prevista dall’ordinamento cantonale.