TICINO – Chiudere le scuole sì, chiudere le scuole no. È questo il dilemma in tempi di coronavirus. La Svizzera, in questo senso, tentenna ancora e ha deciso fin dal principio di tenere aperti gli istituti scolastici. La vicina Italia, invece, segue tutt’altra strada avendo optato per la chiusura di scuole e università fino (almeno) al prossimo 3 aprile. “L’Italia – afferma il Dr. Andreas Cerny al Corriere del Ticino – sta seguendo una strategia simile a quella della Cina limitando la mobilità dei cittadini. Misure adatte anche se prese con un certo ritardo”.
Il direttore dell’Epatocentro Ticino, medico alla Clinica Moncucco e professore all’Università di Berna condivide la posizione di Franco Denti. “Sono assolutamente d’accordo. Le scuole vanno chiuse subito anche in Ticino. Dalla scuola materna all’università. Aspettando ancora cancelliamo il vantaggio di poter attenuare l’epidemia”.
“Il numero di casi – dice Cerny al quotidiano – aumenterà e ci saranno più casi complicati che potrebbero portare ad un sovraccarico del sistema sanitario e potenzialmente della società, situazione che diminuirebbe inoltre la possibilità di curare tutti i casi gravi. Dobbiamo fare di tutto per cercare di rallentare l’accrescimento di nuovi casi”.