CRONACA
Riapertura delle scuole, "ci vuole calma. Non facciamo l'errore di..."
Il PPD di Chiasso: "Calma. Il Municipio valuti molto attentamente un'eventuale riaperture delle Scuole dell'infanzia e delle Scuole elementari"

BELLINZONA – Il PPD della sezione di Chiasso invita alla calma circa l'intenzione di aprire le scuole. "E’ proprio in questi giorni – si legge in una nota – che le autorità federali e cantonali iniziano a dettare i tempi per un ritorno ai ritmi e alle attività precedenti l’inizio della crisi sanitaria dovuta all’espandersi del virus Covid-19. Le date segnate dal Consiglio Federale – salvo evoluzioni differenti – sono quelle del 27 aprile con la riapertura degli studi medici ambulatoriali dentisti, dei fisioterapisti, dei massaggiatori, dei parrucchieri, saloni di bellezza, ecc; l’11 maggio con la riapertura delle scuole dell’infanzia, delle scuole elementari, scuole medie e di altri negozi; e l’8 giugno con l’apertura delle scuole medie superiori, scuole professionali, delle università, dei musei e delle biblioteche".

"Questo nuovo coronavirus ha provocato una grave crisi sanitaria che sarà sicuramente seguita da una crisi sociale ed economica tuttavia, ad oggi, l’emergenza legata alla salute pubblica è ancora ben lungi dall’essere risolta. Ed è per questo motivo che come Gruppo PPD in Consiglio Comunale chiediamo al nostro Municipio, in particolare al municipale Davide Dosi capodicastero Educazione e Attività culturali, di valutare molto attentamente un’eventuale riapertura delle Scuole dell’infanzia e delle Scuole elementari".

E ancora: "Sulle colonne de La Regione il Prof. Andreas Cerny, interpellato sulla tabella delle riaperture ha precisato che “i Paesi asiatici che hanno saputo controllare l’epidemia come Singapore, Taiwan o Corea del Sud, hanno riavviato alcuni settori solo quando non avevano più nuovi contagi. In Svizzera i casi sono calati, ma ne abbiano ancora. Il virus sta ancora circolando. C’è il rischio di una seconda ondata (…)”. Come precisato anche dal Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, direttore del Dipartimento Sanità e Socialità, “(…) i più giovani hanno un decorso della malattia più lieve ma non vengono esclusi dal ruolo della catena di trasmissione"".

"Calcolando – conclude il comunicato – il delicato ruolo dei bambini e dei ragazzi nella trasmissione della malattia e un eventuale contatto con persone più anziane, esortiamo nuovamente il lodevole Municipio a ponderare molto attentamente e valutare tutti i pericoli sanitari per gli allievi, i docenti, le famiglie e i trasportatori che portano gli allievi in classe prima di autorizzare la riapertura delle strutture scolastiche comunali".

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