LUGANO – I moretti si conquistano anche la prima pagina del Mattino. Lorenzo Quadri va giù duro: “Altro che “antirazzismo”! Qui siamo al trionfo del cretinismo. Ma nella sua forma più spinta”.
E parte dall’inizio: “Con la scusa delle agitazioni per la morte - a Minneapolis, non a Viganello! - di George Floyd qualche babbeo ha dato libero sfogo alla propria creatività. Così la Migros per prima (in Svizzera interna), ed in seguito anche Manor ed altri sveltoni, hanno pensato bene di togliere dagli scaffali i moretti perché sarebbero “razzisti”. Ed i sottili distinguo fatti a posteriori sui prodotti di una ditta piuttosto che dell’altra lasciano il tempo che trovano”. A suo dire, dovremmo rinunciare a dolci che mangiamo da anni “perché qualche esagitato fankazzista da centro sociale organizza manifestazioni non autorizzate su una vicenda accaduta a Minneapolis, che nulla ha a che vedere con la nostra realtà?”
“Il problema è il rincitrullimento collettivo che porta alla rimozione di storia, identità, radici e tradizioni in nome della calata di braghe davanti a migranti (spesso e volentieri migranti economici) in arrivo da “altre culture” incompatibili con la nostra. Si comincia con i moretti, e poi dove si va a finire?”, si chiede.
Dove si arriverà, si domanda pure. “Quale sarà il prossimo passo? La messa al bando dei salumi Negroni? E con la Villa Negroni a Vezia che si fa? Mandiamo le ruspe?”. Ironie che si sprecano, in questi giorni. Lo stesso Quadri sui social ha fatto notare come la stessa Migros, organizzando le ferie di gruppo, proponga a chi partecipa al viaggio a Tenerife l’Hotel Catalonia Oro Negro…: