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Cronaca
09.09.2021 - 21:390

Anche in Ticino si scende in piazza: "Non vogliamo imposizioni subdole per costringerci a vaccinarci"

Erano in 1'500, un corteo pacifico composto da persone di tutte le età, comprese famiglie. Hanno urlato "libertà" e rivendicato il diritto di scegliere del proprio corpo

BELLINZONA - Sono in molti a non essere d'accordo con l'estensione dell'obbligatorietà del certificato Covid. E anche in Ticino si comincia a scendere in piazza: a Bellinzona erano 1'500 circa, un corteo con persone di tutte le età, comprese tante famiglie, con bimbi e cani, anche qualche ristoratore, qualcuno coi campanacci, con poche mascherine e tanta voglia di chiedere libertà.

"Libertà" è stato l'urlo ripetuto più volte, da tutti. Le rivendicazioni? Per qualcuno poter entrare dovunque senza certificato, molti invece sono contrari al vaccino. 

Hanno sfilato dalla sede della Posta in Viale Stazione fino a Piazza Governo in modo del tutto pacifico. Una volta davanti a Palazzo delle Orsoline hanno invocato la libertà di scegliere del proprio corpo, gridando anche "Norimberga".

"Non vogliamo discriminazioni, non vogliamo imposizioni subdole per costringere le persone a vaccinarsi", hanno chiarito.

 

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