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Cronaca
01.10.2021 - 16:340

"Ha voluto sopprimere la vita di chi gli aveva dato amore, soldi e benessere": 18 anni al killer di Muralto

La morte della 22enne inglese nella stanza dell'Hotel La Palma non è avvenuta dopo un gioco erotico finito male bensì per strangolamento da parte del 32enne che era con lei. Dopo aver scontato la pena sarà espulso per 12 anni dalla Svizzera

BELLINZONA - "Una morte da strangolamento non è istantanea: chi la causa ha tutto il tempo di vedere cosa sta succedendo, vede la vittima soffocare ma non si ferma". E non si è fermato il 32enne tedesco responsabile della morte di una 22enne inglese avvenuta all'hotel La Palma di Muralto. A pronunciare quella frase il giudice Mauro Ermani, mentre leggeva la sentenza: condanna a 18 anni per omicidio intenzionale e 12 anni, successivi, di espulsione dalla Svizzera.

"Ha voluto sopprimere la vita di una giovane donna che gli aveva dato amore, soldi e benessere", ha proseguito il giudice. La donna non è morta per un gioco erotico finito male, come sostiene invece l'imputato. 

Per contro è stato lui a ucciderla, per vendetta o per rabbia perchè lei desiderava lasciarlo. Doveva aver scoperto che lui non era benestante come cercava di farle credere, era stata lei a pagare tutti i vizi dei giorni ticinesi a Muralto dei due.

Non si è ancora risolto il mistero della carta di credito della giovane lasciata nell'ascensore. Secondo la giuria non si è trattato di uno scherzo come ha sempre detto l'uomo. L'avrebbe nascosta per poi usarla dopo la morte di lei. Non è nemmeno chiaro se il 32enne abbia chiamato i soccorsi subito dopo il decesso della ragazza.

Il tedesco è stato condannato anche per falsità in documenti, contravvenzione alla Legge sull’assicurazione infortuni e lesioni gravi intenzionali per un altro episodio. 

La difesa ha annunciato ricorso. 

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