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Cronaca
07.04.2022 - 14:480

Non vogliono più il genere fisso, sono istruite e attive ma continuano a incontrare barriere. Ritratto delle giovani donne d'oggi

La Commissione federale per le questioni femminili CFQF, con una rivista e una rassegna della letteratura, traccia un quadro della situazione. Le donne sono attive in più campi, ma conciliare lavoro e famiglia è ancora difficile. Gli stipendi poi...

BERNA - La fotografia di una generazione. Chi sono le giovani donne, oggi? Una domanda complessa a cui cerca di rispondere la Commissione federale per le questioni femminili CFQF.

Esse, oggigiorno, "plasmano i movimenti sociali attuali. Alzano la voce, organizzano grandi manifestazioni e avanzano richieste in seno al movimento per il clima, a Black Lives Matter o allo sciopero delle donne. Eppure, continuano a essere poco rappresentante nella politica istituzionalizzata e le loro raccomandazioni assai raramente sono tenute in considerazione nelle decisioni prese a Palazzo federale": per questo la Commissione ha deciso di dar loro voce, chiedendo a una buona dozzina di attiviste provenienti dalle tre regioni linguistiche del Paese di descrivere la loro visione di un futuro egualitario dal punto di vista del genere.

Nonostante militino in settori diversi, le attiviste ritratte hanno molto in comune. Per esempio, la questione di genere: la categoria fissa a loro avviso sta scomparendo, la sessualità viene ritenuta come "una delle cose più politiche in assoluto". Sentono l'urgenza di tutelare i diritti per le persone LGBTQI*.

Tutte, naturalmente, integrano il pensiero intersezionale e mostrano un'accresciuta sensibilità nei confronti dell'interconnessione globale: per esempio, nel movimento per il clima si riflette anche sulla questione di genere e viceversa, i dibattiti di genere considerano anche la questione climatica. È in corso un cambiamento culturale globale nel quale l'azione collettiva, spesso effettuata al di fuori delle strutture partitiche e associative tradizionali, svolge un ruolo di protagonista.

I risultati delle indagini svolte andranno a comporre il nuovo numero della rivista 'Questioni femminili', mentre la Commissione ha chiesto alla ricercatrice in scienze sociali Christina Bornatici di realizzare una rassegna della letteratura sulla situazione delle giovani donne in Svizzera.

Da essa è emerso  un quadro in chiaroscuro.

"Oggi, le giovani donne conseguono diplomi di pari livello o di livello superiore a quelli dei giovani uomini, sono indipendenti e attive e, rispetto alle generazioni precedenti, hanno recuperato terreno in molti settori. Nel contempo però, continuano a incontrare numerose barriere note da tempo che ostacolano la realizzazione di una società egualitaria. I salari e le posizioni direttive continuano a essere distribuiti in modo iniquo, la sfida di conciliare lavoro e famiglia continua a essere unilateralmente delegata alla responsabilità delle donne e la violenza sessualizzata rimane ampiamente diffusa", si legge in una nota della Commissione.

"Alla società spetta pertanto ancora il compito fondamentale di eliminare le strutture discriminatorie, tra l'altro riorganizzando il sistema della formazione professionale, aumentando i salari nelle professioni femminilizzate e rivedendo il diritto penale in materia sessuale", è la richiesta.

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