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Cronaca
08.07.2022 - 10:050
Aggiornamento: 10:27

Sharm, tante domande sulla morte del piccolo Andrea. Risultati dell'autopsia non prima di un mese

Antonio Mirabile e sua moglie Rosalia saranno rimpatriati oggi in Italia, mentre la salma del piccolo, morto per intossicazione alimentare, è stata trasferita ieri al Cairo

SHARM EL-SHEIKH - Antonio Mirabile e sua moglie Rosalia, incinta di quattro mesi, saranno rimpatriati oggi in Italia, mentre la salma del piccolo Andrea, 6 anni, morto per intossicazione alimentare (LEGGI QUI), è stata trasferita ieri al Cairo. Il Ministero degli esteri italiano ha prestato assistenza costante alla coppia, insieme all’ambasciata in Egitto e al consolato di Sharm, e ha organizzato un viaggio aereo con un’équipe medica a bordo che riporterà in Italia i due coniugi. Mirabile, che a causa dell’intossicazione ha problemi cardiaci e polmonari, non è, infatti, in condizione di prendere un volo di linea, nonostante le sue condizioni siano lievemente migliorate.

Sulla morte del piccolo Andrea, ancora tutta da chiarire, sta indagando la Procura di Sharm el-Sheikh che, anche su richiesta dei genitori, ha disposto l’autopsia e subito dopo ne autorizzato la restituzione della salma. “Causa del decesso da accertare”, si legge nel fascicolo dei magistrati e secondo fonti egiziane i risultati dall’esame autoptico non arriveranno prima di uno o due mesi: si dovrà attendere la relazione medica sui campioni istologici prelevati dai periti venuti da Suez.

Intanto ci si interroga su un punto oscuro: come mai solo la coppia e il loro figlio sono stati vittime dell’intossicazione? Nessun altro tra gli ospiti del resort di lusso Sultan Garden ha infatti avuto problemi. Eppure “hanno sempre mangiato all’interno del resort e hanno fatto molta attenzione evitando il ghiaccio e bevendo solo acqua da bottiglie chiuse”. Così almeno hanno riferito i familiari. Ma dalla struttura, hanno fatto sapere, appunto, che nessuno degli altri ospiti avrebbe avuto sintomi da intossicazione alimentare nei giorni in cui Andrea e suo padre sono stati male. Inoltre, la coppia si sarebbe rivolta al medico dell’albergo e avrebbe avvertito solo sabato il tour operator, Alpitour, che ha organizzato il viaggio. Sempre secondo la versione egiziana, il bambino sarebbe stato portato in ospedale dopo tre giorni e non all’indomani del presentarsi dei sintomi, come invece riferito. Anche questo dovrà accertare la magistratura.

 

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