Il veterinario di Ascona: "Abbiamo trovato alloggio da una cara amica qui Watamu, che ci ha lasciato il suo appartamento. E oggi torniamo in Ticino"
di Marco Bazzi
WATAMU - C’era anche Aaron Balli, titolare di uno studio veterinario ad Ascona, tra i turisti che hanno dovuto fuggire in seguito al pauroso incendio che ha devastato il Barracuda Inn Resort, a Watamu, in Kenya. Lui e la sua famiglia erano appena arrivati in hotel.
“Avevamo fatto il check-in meno di un’ora prima e quando è scoppiato l’incendio stavamo pranzando – racconta a Liberatv -. Siamo immediatamente corsi in camera, abbiamo preso le valige e siamo scappati in spiaggia, come tutti gli altri ospiti dell’hotel. Nel giro di mezz’ora il resort è andato completamente distrutto. Abbiamo trovato alloggio da una cara amica qui a Watamu, che ci ha lasciato il suo appartamento. E oggi torniamo in Ticino. Abbiamo comunque trascorso tre giorni stupendi vivendo l’Africa un po’ meno da turisti”.
La donna, Stefi (nella foto con in braccio un bambino accanto ad Aaron e alla sua famiglia), è una ticinese che vive sei mesi all’anno in Kenya. “Attraverso la sua associazione ‘Semi di baobab’ dà un aiuto diretto ai meno fortunati tramite cibo, sostegno e scolarizzazione”, aggiunge il veterinario.
Stefi aveva raccontato nei giorni scorsi il drammatico incendio a ticinonews.ch. “Ho sentito due forti botti e ho visto un'enorme colonna di fumo ergersi nel cielo – queste le sue parole -. L’incendio è scaturito dal ristorante Mbuyu, dal forno per le pizze. Le fiamme, con il forte vento che soffiava verso sud-ovest, si sono propagate velocemente al vicino albergo”.
I pompieri sono arrivati da Malindi, che dista circa 20 minuti dal resort, e c’era poco da fare se non spegnere gli ultimi focolai, in quanto i tetti costruiti con foglie di palme intrecciate hanno accelerato l’incendio. Diverse persone, tra i circa 180 turisti, prevalentemente italiani, che si trovavano nel resort, sono rimaste ustionate nel rogo: due donne e un uomo di nazionalità italiana sono stati ricoverati all'ospedale di Malindi, ma la loro vita non è in pericolo.
Il Barracuda Inn, gestito dal gruppo Alpitour, è stato evacuato e gli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture. Tra loro c’erano appunto Aaron Balli e la sua famiglia, che erano appena tornati da un safari e che avrebbe dovuto trascorrere alcuni giorni nel resort.