LOCARNO - Tre anni e mezzo di detenzione e dieci di espulsione dalla Svizzera per due degli imputati processati oggi alle Criminali di Locarno, presiedute dal giudice Amos Pagnamenta, per il pestaggio avvenuto in ottobre alla Rotonda, il cui filmato era finito sui social. I due, come riferisce La Regione, sono stati riconosciuti colpevoli oggi di tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale, perché picchiando con calci, pugni e una tavola da skateboard la vittima, un 26enne asilante dello Sri Lanka, dovevano prendere in considerazione di poterlo uccidere.
Le pene più pesanti riguardano un 30enne e uno dei due gemelli rinviati a giudizio. Più lievi, invece, le pene per un 28enne e per l'altro gemello. Al primo sono stati inflitti 6 mesi sospesi per 3 anni, al secondo una multa per contravvenzione alla Legge sugli stupefacenti.
Il procuratore pubblico Pablo Fäh, aveva ipotizzato per i due principali imputati il reato di tentato omicidio intenzionale per dolo eventuale e chiesto 4 anni e 6 mesi di detenzione. Mentre i legali, Giuseppe Gianella e Pascal Cattaneo, avevano rilevato che il pestaggio era avvenuto dopo le ripetute minacce con un coltello da parte del 26enne srilankese, un individuo che ha forti disturbi della personalità, eccede con alcol e cocaina e per due volte era stato ricoverato in strutture psichiatriche, rifiutando ogni appoggio terapeutico. Il 26nne sarà processato separatamente, per gli stessi (ma anche per altri) accadimenti violenti, “trasformandosi” da vittima a potenziale omicida.