LUGANO - Non era la prima volta che entravano all'Eden, hotel ormai in disuso, per giocare. Spuntano nuovi retroscena sulla decina di ragazzini che l'altro giorno hanno rubato delle pistole alla Polizia cantonale, che stava effettuando una esercitazione. E le armi sottratte sarebbero tre e non due, di cui una poi finita nascosta nella terrazza della casa di uno dei tre.
I reati per cui sono indagati al momento sarebbero di danneggiamento, violazione di domicilio, furto, infrazione alla legge sulle armi e messa in pericolo della vita altrui.
I ragazzini, tra i 13 e i 15 anni, sono entrati come accade spesso nell'edificio. Nella sala dove sono soliti giocare e ritrovarsi, come spiega La Domenica, hanno trovato una valigetta. Prima di aprirla, sono usciti dall'albergo, avendo sentito dei passi: erano quelli degli agenti.
Poi, spinti dalla curiosità, sono rientrati e hanno spiato che cosa ci fosse. A quel punto tre di loro hanno preso delle pistole, uno ha anche premuto il grilletto facendo partire uno sparo. Forse per lo spavento, un altro ha sparato a sua volta. Per fortuna i colpi sono finiti contro il muro.
A quel punto i giovanissimi si sono dati alla fuga. Due hanno gettato le armi nel lago, un terzo l'ha nascosta sulla terrazza.
Uno del gruppo però è tornato all'Eden, perchè voleva recuperare il suo monopattino. E lì è stato fermato dagli agenti, che avevano sentito gli spari ed erano andati a vedere che cosa succedeva.
La vicenda ha sollevato diversi interrogativi in merito alla gestione dell'esercitazione della Polizia e ci si chiede se qualcosa è andato storto. Probabilmente, dopo l'inchiesta amministrativa in corso, ne sarà aperta una anche da parte del Procuratore generale Andrea Pagani.