LOCARNO - Il Consiglio di Stato ha varato stamani il messaggio con la richiesta di stanziamento del credito netto di 7'110'000 di franchi e di autorizzazione alla spesa di 16'630’000 per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto.
Tali somme serviranno per la costruzione delle seguenti infrastrutture:
- il terminale bus, che sorgerà al posto dell’attuale edificio che ospita i chioschi, con 5 corsie di stallo dedicate ai Bus e una per i taxi, coperto integralmente da una pensilina leggera;
- due zone di fermata (direzioni est-ovest e ovest-est) su via della Stazione per bus in transito;
- la riqualifica della piazza Stazione e viale Cattori a zona d’incontro con pavimentazione pregiata, misure d’arredo e alberature;
- il riassetto completo e riqualifica di via della Stazione con gestione semaforica, con il rifacimento della pavimentazione e la riorganizzazione delle corsie;
- la riorganizzazione di via Municipio (adeguamento fermata TP alla Legge disabili e realizzazione del doppio senso ciclabile);
- la riorganizzazione degli stalli bici (B+R).
Queste opere permetteranno di ottenere migliori condizioni di accessibilità e viabilità all’interno del comparto, come pure di favorire e migliorare l’interscambio tra i diversi vettori di traffico (sia del trasporto pubblico su gomma, su rotaia e con la mobilità lenta), ciò a vantaggio della riduzione del traffico motorizzato e di una migliore mobilità per la popolazione.
L’organizzazione viaria
Il progetto consentirà di ridurre drasticamente il traffico su Viale Cattori, che passerà dagli attuali 3'100 veicoli giornalieri a circa 1'000. A questi si aggiungeranno 250 bus che circoleranno unicamente in salita. A tale proposito si segnala che secondo il programma strategico delle FART i bus dedicati al servizio urbano saranno a trazione elettrica. Il progetto è coerente con gli indirizzi dello studio urbanistico e non preclude gli sviluppi che il Comune di Muralto vorrà dare in un secondo tempo all’intero comparto. Grazie alla nuova posizione del terminale bus e alla riqualifica, un maggior numero di pedoni, di utenti del trasporto pubblico, ma non solo, graviterà attorno al comparto della stazione, su cui si affacciano vari commerci. L’accessibilità a questi ultimi continuerà a essere garantita anche per chi giunge con l’automobile, grazie ai posteggi disponibili nel comparto.
Dopo la riqualifica già conclusa dei nodi delle stazioni di Bellinzona, Mendrisio e Chiasso e quella in corso a Lugano, con questo progetto anche la stazione di Locarno-Muralto potrà finalmente essere modernizzata e organizzata per rispondere alle più attuali esigenze di intermodalità e di valorizzazione del comparto centrale dell’agglomerato.
La storia
Nel 2019, Consiglio di Stato, Municipi di Muralto e Locarno, Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (CIT) e FFS hanno sottoscritto una dichiarazione di impegno concernente la realizzazione del nodo di interscambio della stazione di Locarno-Muralto, opera centrale del Programma d’agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3). Il progetto si inserisce in un concetto urbanistico più ampio e di riqualifica del comparto, sviluppato nel 2016 tramite una procedura di mandati di studio in parallelo.
Caratteristiche
Il nodo intermodale si compone di infrastrutture per la mobilità, la cui competenza realizzativa è del Cantone, nonché di edificazioni private e pubbliche per le quali è necessaria una modifica del Piano regolatore comunale. ll Consiglio di Stato ha così proceduto ad allestire nel 2021 il progetto stradale per le parti di sua competenza (componenti viabilistiche e trasportistiche del nodo intermodale). Parallelamente, il Municipio di Muralto ha sottoposto al Consiglio comunale la proposta di modifica del Piano regolatore e la richiesta di credito per le proprie parti d’opera (spazi commerciali e lavorativi, un nuovo autosilo, nuove edificazioni con ala residenziale e parco a monte della stazione). Le decisioni prese dal Consiglio comunale di Muralto sono state oggetto di tre ricorsi e di una raccolta firme per richiedere il referendum. Il CdS, con decisione del 10 novembre 2021, ha accolto i ricorsi e annullato le decisioni del Consiglio comunale.
I progettisti
Su richiesta del Municipio di Muralto, nel 2022 hanno elaborato una variante di sistemazione del nodo (denominata “Variante 1A”), con l’obiettivo di studiarne la fattibilità e rispondere alle critiche sollevate localmente. Il Consiglio Comunale di Muralto ha tuttavia respinto nella seduta del 17 luglio 2023 la richiesta di credito per l’affinamento urbanistico di tale variante. Constatando che l’unica variante di sistemazione infrastrutturale sostenibile risulta quella del progetto del 2021 e che il cantiere deve iniziare entro la fine del 2025, pena la perdita di 5.41 milioni di franchi di contributi federali del Programma d’agglomerato PALoc3, la Delegazione delle autorità, nel corso della seduta del 19 settembre 2023, ha deciso di proseguire con la soluzione originariamente emersa dal mandato di studio in parallelo, così da poter finalmente modernizzare questo importante nodo per il trasporto pubblico.