La SRIP segnala un aumento del 23.7% dei minorenni imputati per reati. Crescono anche le inchieste per pornografia e le “spedizioni punitive” organizzate sui social
BELLINZONA – Il 2024 ha segnato un nuovo aumento dei casi che coinvolgono minorenni in Ticino. A evidenziarlo è la Sezione reati contro l’integrità delle persone (SRIP), che per il secondo anno consecutivo ha registrato un’impennata del numero di giovani imputati per reati al Codice penale: 362 in totale, con un incremento del 23.7%. Una tendenza che preoccupa e che si inserisce in un contesto più ampio, dove anche le inchieste per pornografia – in particolare online – sono in aumento.
Il bilancio annuale della SRIP, che comprende il Gruppo vittime speciali (GVS) e il Gruppo minori (GMin), parla di 793 attivazioni complessive (erano 813 nel 2023), con 486 inchieste aperte. In 227 casi, pur non ravvisando elementi penalmente rilevanti, si è proceduto con segnalazioni agli enti competenti come le Autorità regionali di protezione (ARP), i servizi sociali o le strutture educative.
Particolarmente delicata si è rivelata un’indagine su una serie di “spedizioni punitive” organizzate da un gruppo di giovani, prevalentemente minorenni. Gli autori, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, adescavano le vittime tramite i social – anche con profili falsi – promettendo incontri a sfondo sessuale. Una volta fissato l’appuntamento, le vittime venivano aggredite fisicamente, mentre le scene erano filmate e in parte condivise con terzi. Le indagini, durate diversi mesi, hanno portato all’identificazione e al fermo di una trentina di giovani coinvolti. Le inchieste per pornografia sono salite a 84 (erano 66 l’anno precedente), di cui 60 originate da monitoraggi internazionali e nazionali su internet. Il fenomeno evidenzia una crescente esposizione dei giovani ai rischi del digitale, spesso sottovalutati. Nel corso del 2024, gli specialisti della SRIP hanno inoltre effettuato 66 audizioni videoregistrate di vittime vulnerabili – tra cui minorenni, anziani e persone con disabilità – strumento fondamentale per garantire protezione e qualità probatoria. Il Gruppo visione giovani (GVG), attivo nella prevenzione nelle scuole a tutti i livelli, ha risposto a 341 richieste (in calo rispetto alle 488 del 2023), svolgendo 413 interventi informativi e 116 colloqui di conciliazione con giovani e famiglie.
Nonostante il lieve calo delle attivazioni totali, la percentuale di minorenni imputati per reati al Codice penale continua a salire: dal 10.7% all’11.3%. I reati più frequenti? Furti, rapine, danneggiamenti, lesioni gravi, molestie sessuali e incendi intenzionali. Un dato che impone riflessioni profonde su come affrontare, in modo sistemico, il tema della violenza giovanile e dell’educazione alla legalità in un’epoca in cui anche il crimine passa per i social.