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17.04.2019 - 12:110

Airbnb, giro di vite del Cantone. L'Agenzia Turistica Ticinese guadagnerebbe 350mila franchi

Il Ticino è il sesto Cantone che regola questo nuovo metodo di fare turismo, ma il primo che inserisce anche un numero identificativo per i datori di alloggio, che permetterà di controllare l'idoneità dei locali abiditi a alloggio turistico

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), ha licenziato un messaggio che propone alcune importanti modifiche alla Legge sul turismo, volte in particolare a permettere la riscossione della tassa di soggiorno tramite le piattaforme online a incasso diretto. 

Negli scorsi anni si è osservato, anche nel nostro Cantone, un forte aumento di posti letto dati in locazione a utilizzo turistico in camere, appartamenti e case private. Questo fenomeno – il cui attore principale è attualmente il portale online Airbnb – porta con sé, oltre agli effetti positivi, anche alcune conseguenze indesiderate, a cui il Consiglio di Stato, su proposta del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE), intende porre rimedio attraverso il messaggio licenziato quest’oggi. In particolare, si propongono alcune modifiche della Legge sul turismo (LTur) volte a regolamentare il settore ricettivo così da evitare una distorsione della concorrenza, a rendere sistematico l’incasso della tassa di soggiorno e della tassa di promozione turistica e altresì a facilitare i controlli degli stabilimenti di alloggio turistici. 

Per raggiungere questi obiettivi, in primis si propone un sistema di registrazione di tutti i datori di alloggio tramite un numero identificativo: in questo modo tutti gli oggetti messi sul mercato saranno controllati e sottoposti all’obbligatoria riscossione delle tasse turistiche. 

A questo scopo è previsto l’inserimento di una nuova categoria di alloggi nel regolamento della Legge sul turismo (RLTur), che raggrupperà le camere, gli appartamenti o le case date in locazione ad uso turistico o alloggi turistici simili. Gli ospiti degli stabilimenti di alloggio che prenotano tramite una piattaforma online che hanno sottoscritto accordi precisi per l’incasso diretto, come Airbnb, pagheranno la tassa di soggiorno (TS) direttamente all’operatore della piattaforma al momento della prenotazione. 

L’Agenzia turistica ticinese (ATT) avrà il compito di concludere accordi con le piattaforme online a incasso diretto, nell’interesse delle Organizzazioni Turistiche Regionali (OTR) e della stessa ATT, che si rivelano necessari per l’attuazione nella legge (incasso sistematico della TS e riversamento annuale della stessa all’ATT). I proventi della TS applicata ai pernottamenti tramite piattaforme a incasso diretto potranno essere usati dall’ATT, previo accordo con le quattro OTR, per il finanziamento di progetti turistici cantonali o, se non fosse il caso, riversati alle OTR.

Sulla base dei 175'000 pernottamenti generati nel 2018 dalla piattaforma Airbnb, l’importo globale della tassa di soggiorno che potrebbe venire riversata all’ATT sarebbe attualmente di 350'000 franchi, mentre le OTR incasserebbero 220'000 franchi di tassa di promozione. 

Per ottenere il suddetto numero identificativo sarà necessario ottenere l’attestazione di idoneità dei locali adibiti ad alloggio turistico da parte del Comune così come una dichiarazione di avvenuta registrazione presso la Polizia per la notifica dei pernottamenti. 

Questa procedura consentirà, oltre che di evitare che vengano locati turisticamente degli spazi non a norma dal punto di vista delle varie leggi e regolamenti comunali, di eliminare il fenomeno del subaffitto non dichiarato da parte degli inquilini e di aumentare la sicurezza sul territorio. Nondimeno le OTR avranno un quadro completo dell’offerta ricettiva del loro comprensorio, inclusi gli appartamenti e le case di vacanza date in locazione a scopo turistico, che potranno dunque arricchire le possibilità di promozione anche per questa gamma d’alloggi attualmente molto richiesta dal mercato. 

Il Ticino sarà il sesto Cantone svizzero ad aver sottoscritto accordi di questo genere con Airbnb, il primo però ad aver incluso nella procedura anche la richiesta di un numero identificativo, iter già introdotto positivamente in altre città europee e internazionali. Con le proposte di modifica alla LTur contenute nel messaggio sarà pertanto possibile ottenere numerosi effetti positivi, sia a livello economico che a livello di sicurezza e rispetto della legislazione vigente. 

Si compie così un ulteriore ed importante passo nella direzione di aumentare la competitività e l’attrattiva del Ticino e delle sue destinazioni turistiche, uno degli obiettivi della strategia di sviluppo economico adottata dal Cantone.

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