BERNA – In Ticino la disoccupazione è salita al 4%, in Svizzera al 3,3%. Cosa porterà la crisi dovuta al Coronavirus, di cui si cominciano a vedere i primi risultati?
Boris Zürcher, direttore della divisione lavoro presso la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) in una videoconferenza ha commentato i risultati, affermando che, a livello di previsioni, i senza lavoro aumenteranno ancora ma a ritmi meno sostenuti.
“Considerata l’ampiezza e la gravità del crollo economico era prevedibile un aumento della disoccupazione”, ha osservato, spiegando che nessuno in questo momento assume e che il lavoro ridotto ha avuto un’esplosione mai vista. Il che a suo avviso è positivo, perché dimostra la volontà di non licenziare bensì di conservare gli impieghi. Il tasso di lavoro ridotto raggiunge il 76% nella ristorazione, il 52% nell’edilizia e il 48% nell’industria.
Certamente, se la misura si estendesse per lungo tempo, anche se ora si sono evitati licenziamenti di massa, potrebbe creare problemi e un aumento della disoccupazione. L’invito che Zürcher rivolge alle aziende è dunque di aprire, se possibile.