GLATTERN – Hotelplan è costretto a tagliare, a perdere il posto di lavoro circa 170 collaboratori in tutta la Svizzera. La crisi di Coronavirus ha imposto lo stop dei viaggi e secondo il gruppo non si prospetta una rapida ripresa, anzi si parla di difficoltà a lungo termine.
“A causa della crisi del Covid-19 il settore dei viaggi è crollato in tutto il mondo e, al momento, Gli effetti della pandemia da Corona Virus hanno scosso e paralizzato l’intero settore turistico in tutto il mondo e anche il Gruppo Hotelplan e i suoi collaboratori sono stati duramente colpiti dalla crisi. Tutte le unità commerciali del Gruppo in Svizzera, Germania e Inghilterra dovranno, quale conseguenza, adeguarsi alle mutate condizioni”, si legge in una nota.
Per questo, “purtroppo, una riduzione del numero delle filiali e di collaboratori è inevitabile. Le necessarie riorganizzazioni all'interno delle affiliate del Gruppo Hotelplan potrebbero comportare la perdita fino a 425 posti di lavoro, di cui 170 in Svizzera. Il numero delle filiali di Hotelplan Suisse passerà da 98 a 86 punti vendita”.
"La ripresa del turismo è un vero incubo per tutti noi. È doloroso non poter più offrire un futuro a tutti i dipendenti. Tuttavia, le conseguenze delle restrizioni di viaggi in tutto il mondo e le prospettive per una ripresa nel nostro settore rendono inevitabili le misure intraprese. Vogliamo assicurare il maggior numero possibile di posti di lavoro a lungo termine e mantenere le nostre aziende competitive", dichiara Thomas Stirnimann, CEO di Hotelplan Group.
Per quanto concerne i lavoratori che in Svizzera perderanno il posto, è stato elaborato un piano sociale, in collaborazione con i rappresentanti dei dipendenti. Inoltre, è stato attivato un centro di mobilità interno, che consiglia e sostiene i collaboratori nel loro riorientamento professionale.
Anche chi sarà licenziato in Germania e Inghilterra non sarà lasciato solo.