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25.06.2020 - 09:470

"La ripresa del turismo è un vero incubo per tutti". Hotelplan taglia, 170 dipendenti perdono il posto in Svizzera

Complessivamente, saranno 450 le persone che si ritroveranno senza lavoro. Il gruppo non prevede una ripresa del settore in tempi brevi, anzi pensa ad una crisi che durerà a lungo: "Riduzioni inevitabili"

GLATTERN – Hotelplan è costretto a tagliare, a perdere il posto di lavoro circa 170 collaboratori in tutta la Svizzera. La crisi di Coronavirus ha imposto lo stop dei viaggi e secondo il gruppo non si prospetta una rapida ripresa, anzi si parla di difficoltà a lungo termine.

“A causa della crisi del Covid-19 il settore dei viaggi è crollato in tutto il mondo e, al momento, Gli effetti della pandemia da Corona Virus hanno scosso e paralizzato l’intero settore turistico in tutto il mondo e anche il Gruppo Hotelplan e i suoi collaboratori sono stati duramente colpiti dalla crisi. Tutte le unità commerciali del Gruppo in Svizzera, Germania e Inghilterra dovranno, quale conseguenza, adeguarsi alle mutate condizioni”, si legge in una nota.

Per questo, “purtroppo, una riduzione del numero delle filiali e di collaboratori è inevitabile. Le necessarie riorganizzazioni all'interno delle affiliate del Gruppo Hotelplan potrebbero comportare la perdita fino a 425 posti di lavoro, di cui 170 in Svizzera. Il numero delle filiali di Hotelplan Suisse passerà da 98 a 86 punti vendita”.

"La ripresa del turismo è un vero incubo per tutti noi. È doloroso non poter più offrire un futuro a tutti i dipendenti. Tuttavia, le conseguenze delle restrizioni di viaggi in tutto il mondo e le prospettive per una ripresa nel nostro settore rendono inevitabili le misure intraprese. Vogliamo assicurare il maggior numero possibile di posti di lavoro a lungo termine e mantenere le nostre aziende competitive", dichiara Thomas Stirnimann, CEO di Hotelplan Group.

Per quanto concerne i lavoratori che in Svizzera perderanno il posto, è stato elaborato un piano sociale, in collaborazione con i rappresentanti dei dipendenti. Inoltre, è stato attivato un centro di mobilità interno, che consiglia e sostiene i collaboratori nel loro riorientamento professionale.

Anche chi sarà licenziato in Germania e Inghilterra non sarà lasciato solo.

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