ZURIGO - Gli svizzeri si apprestano ad accogliere il nuovo anno con una buona dose di pessimismo. Non accadeva dal 2017. Più di un adulto su quattro (il 27,5% della popolazione) si aspetta un peggioramento della propria situazione finanziaria nel 2023. A rivelarlo, un sondaggio rappresentativo di Comparis.ch, che ha interpellato 1.047 persone nel mese di dicembre. I principali spauracchi restano i premi delle casse malati e i prezzi dell'energia.
Maggior preoccupazione dilaga tra le fasce a più basso reddito; tra coloro che guadagnano meno di 4.000 franchi lordi al mese, infatti, la percentuale di coloro che vedono nero per il futuro sale addirittura al 41,8%. “Sono soprattutto costoro ad aspettarsi un 2023 difficile”, spiega l’esperto in finanze e consumi di Comparis Michael Kuhn - ad aspettarsi un 2023 difficile». Dal sondaggio si evince pure che il 49% dei lavoratori con salari bassi fa “attenzione a ogni centesimo”, contenendo fortemente le proprie spese per poter pagare tutte le bollette.
Il 75,5% degli intervistati citano come motivo principale del proprio pessimismo il forte rincaro dei premi di cassa malati, annunciato lo scorso mese di settembre e che prevede una vera e propria stangata per i ticinesi (+9,2%). Altri spauracchi sono gli aumenti dei prezzi degli affitti e delle ipoteche (citato dal 38,1% degli intervistati) e il timore che i propri investimenti possano perdere di valore (14,9%).
Tuttavia, anche coloro che non vedono nero per il futuro risentono comunque dell’attuale rincaro dei prezzi per energia e riscaldamento. Il 71% dichiara infatti che l'inflazione influisce “significativamente” sul proprio bilancio familiare, percependo un aumento “forte” o “molto forte” dei prezzi dell'energia.
E i rincari in atto influiscono su tutta l'economia. Uno svizzero su due punterà infatti sul risparmio e consumerà di meno. E ciò vale in particolare modo per il Ticino (70%). “A causa dell'aumento dei tassi d'interesse - spiega Kuhn - depositare denaro su un conto bancario è tornato a essere più conveniente, anche se l’attuale rincaro erode i guadagni”.