BERNA - L'intelligenza artificiale generativa potrebbe portare a un valore aggiunto supplementare di 93 miliardi di franchi entro il 2030, almeno secondo uno studio della società di consulenze Accenture, che evidenzia anche una certa ambivalenza dei dipendenti delle aziende svizzere: da un lato, implementano l'uso dell'AI, dall'altra temono di poter perdere il posto.
L'85% di coloro che lavorano per una azienda affermano di usarla già per svolgere i loro compiti quotidiani. Il 48%, per contro, teme di poter perdere un domani il posto.
I manager, invece, ritengono la AI un importante motore di crescita per la loro realtà (per il 91% di loro lo sviluppo contribuirà maggiormente alla crescita dei profitti della propria società rispetto alla compressione degli oneri), ma sono meno preparati dei loro colleghi di altre nazioni al suo uso pratico. Infatti, solo il 42% si sente molto preparato a gestire le perturbazioni nel settore tecnologico, una percentuale che a livello mondiale è del 53%.