MILANO - “Sta sotto un treno”, è la metafora con cui il Corriere della Sera descrive l’umore di Andrea Giambruno, dopo il benservito via Instagram riservatogli dalla compagna Giorgia Meloni. Stato d’animo molto probabilmente condiviso dalla Premier italiana, anche se per evidenti diverse motivazioni.
Il giornalista Mediaset, avvistato lo scorso sabato in un centro commerciale a Bergamo insieme alla figlia, al cuginetto e ad una donna che probabilmente è sua sorella, sta vivendo una doppia preoccupazione: da una parte l’epilogo inatteso della relazione con la Presidente del Consiglio; dall’altra i timori sul suo futuro professionale.
Dal punto di vista del lavoro, il futuro del giornalista è incerto; con i fuorionda di cui si è reso protagonista e diffusi da Antonio Ricci - che ha poi dichiarato “Giorgia capirà che le ho fatto un favore” - ha messo in imbarazzo non solo se stesso, ma soprattutto Mediaset. Dal canto suo l’azienda sta accertando la sua posizione per poi decidere il da farsi. Le ipotesi variano dal ritorno in video, al reintegro ma dietro le quinte, fino al licenziamento; ipotesi quest’ultima che sembrerebbe la più remota ma che pure sta snervando l’ex first gentleman, che vive come sospeso in un limbo, privato e mediatico.
Chi lo conosce racconta che Giambruno si sente tradito; i fuorionda diffusi Ricci potrebbero essere stati anche la vendetta di qualche collega stanco (o stanca) degli atteggiamenti spavaldi del giornalista. Voci di corridoio raccontano che negli ultimi tempi si sentisse intoccabile: “Faceva troppo lo splendido”, ricorda chi lavorava con lui. “È sempre stato un tipo allegro, che faceva battute, ma ultimamente stava esagerando”.
Oltre al tradimento, la sconfitta. In un solo colpo l’ex first gentleman potrebbe aver perso famiglia e lavoro. Come racconta il Corriere della Sera, in famiglia le cose non andavano bene: “Meloni e Giambruno vivevano da separati in casa già da tempo. Ma lui non immaginava un epilogo così netto e improvviso. Dopo la diffusione degli imbarazzanti video sessisti per la Premier non c'è stata scelta. Altrimenti l’'exit strategy’ avrebbe potuto essere più morbida e diluita nel tempo. Del resto, Meloni ha sempre definito il compagno ‘un padre bravissimo e amorevole’, quindi è presumibile che non avesse fretta di ribaltare uno status quo che, tra i molteplici impegni di entrambi, avrebbe potuto ancora reggere”.