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14.03.2017 - 18:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Marchesi, un cittadino ticinese. "Da Beltraminelli mi aspettavo assunzioni di responsabilità. Chi ha sbagliato venga licenziato"

L'UDC non si era ancora espressa ufficialmente, lo fa il suo presidente con un lungo post. "Eccezionalità della situazione, tariffe, funzionari che deliberano per milioni di franchi: tutti i punti che non mi convincono"

di Piero Marchesi*Argo 1, l'ennesimo caso dove nessuno sarà chiamato a pagare? Ieri ho seguito online per circa 15 minuti l’intervento del Presidente del Consiglio di Stato e Direttore del DSS, Paolo Beltraminelli, il quale, in modo molto confuso e poco convinto ha tentato di difendere l’operato del suo Dipartimento circa lo scandalo degli appalti alla ditta di sicurezza Argo 1. Un’arringa debole e di una prevedibilità tale che ricorda i bambini beccati a rubare la marmellata, che per difendersi cercano ogni appiglio e ogni scusa. Anche quelle più improbabili e ridicole. Alcune personali riflessioni: 1. Beltraminelli si è appellato all’urgenza e all’eccezionalità della situazione, il dipartimento ha dovuto agire con immediatezza e senza avere di fatto il tempo per fare troppe verifiche. Orbene, la crisi migratoria che colpisce il Ticino e tutto il continente europeo non è nuova. Non è che da un giorno all’altro mezzo continente africano abbia deciso di arrivare in Ticino. Il fenomeno è noto più o meno a tutti da tempo, dovrebbe esserlo pure a Beltraminelli e a tutto il suo dipartimento. È pertanto una scusa che non tiene e che non può essere accettata. 2. La ditta Argo 1, in base a quanto espresso dal Presidente del Governo, ha presentato un concetto innovativo per la gestione della sicurezza tale da lasciare quasi sbalorditi i funzionari del DSS. Il costo orario espresso dalla ditta in questione è di 35 Franchi l’ora. I CCL di riferimento fissano un salario minimo di 22-23 Franchi l’ora a dipendenza dell’esperienza accumulata. Chiunque abbia delle minime conoscenze di gestione aziendale potrà facilmente notare che con 35 Franchi orari è difficile tenere in piedi un’azienda rispettando i contratti collettivi. Un veloce calcolo che avrebbero potuto fare pure i funzionari del DSS prima di deliberare all’Argo 1: - Salario minimo secondo CCL di 22.-/ora (3'830.-/mese) - Oneri complementari al salario (oneri sociali) 4,50/ora (20%) - Costi per amministrazione, strutture, affitti, formazione, mezzi, trasferte, ecc. 10,45/ora (40%) - Rischi e benefici (margine lordo) 3,70/ora (10%) - TOTALE COSTO ORARIO MINIMO: 40,70/ora Evidentemente questo calcolo è stato fatto considerando dei costi medi aziendali e con la tariffa oraria più bassa possibile. Nel caso di impiego di manodopera con più esperienza (come è sicuramente il caso) il tasso orario finale risulterebbe ben superiore. Le altre aziende del settore hanno tariffe ben superiori (altro elemento che avrebbe dovuto far accendere qualche lampadina). Di fronte a simili cifre è chiaro che qualcosa non quadra. Ma evidentemente al DSS non hanno avuto la mia stessa impressione. 3. Il primo ordine è stato firmato da Beltraminelli e dal funzionario incaricato, il rinnovo dei mandati, invece, sono stati fatti dal funzionario senza interpellare il capo del dipartimento. Questo è quanto uscito ieri dalla relazione di Beltraminelli. Mi chiedo come sia possibile che un funzionario possa deliberare milioni di franchi in appalti, appellandosi al fatto che nel primo mandato vi era il consenso del Consigliere di Stato. Qualcuno non la racconta giusta. Anche in questo caso la giustificazione la rimando al mittente, soprattutto perché parliamo di 3,3 milioni di franchi dei contribuenti! 4. I vari appalti non figurano sulla lista delle commesse pubbliche attribuite per mandato diretto perché, a detta di Beltraminelli, non sono stati decisi direttamente dal Consiglio di Stato. Parliamo di 3,3 milioni di franchi, di cui buona parte deliberati dai funzionari senza interpellare il Governo. Ma che razza di gestione vige all’interno del dipartimento? Vengono deliberati appalti milionari e nessuno se ne accorge? Qualcuno avrà pagato le fatture, possibile che nessuno si sia fatto una domanda? Tutto questo è scandaloso, qualcuno ha giocato con i soldi dei contribuenti! Ma a detta di Beltraminelli non vi è colpa, ma è solo mancato il guizzo di controllare in modo approfondito. Da cittadino sono profondamente amareggiato e arrabbiato nel venire a conoscenza che in questo caso (sarà l’unico?) i soldi dei contribuenti sono stati gestiti in malo modo, con sufficienza, con improvvisazione e con scarsissimo rispetto. Rispetto per chi ogni anno paga le imposte e le tasse che in Ticino sono viepiù in aumento. Non chiedo la testa di Beltraminelli, perché in coscienza mi rendo conto che un direttore di dipartimento non possa avere tutto sotto controllo, ma rimprovero al Presidente del Governo scarsa attitudine ad assumersi le responsabilità. Responsabilità che non devono certamente portare a rassegnare le dimissioni, ma ad impegnarsi nel voler fare chiarezza, capire il motivo per cui si è potuto verificare un simile scandalo e mettere in atto un sistema di controllo interdipartimentale che eviti il cattivo impiego di ulteriori risorse pubbliche. Questo nel DSS come in tutti gli altri Dipartimenti. Nessuno escluso. Da un Consigliere di Stato, in modo particolare dal presidente, mi aspetto presa di responsabilità e capacità di affrontare le difficoltà con mente fredda, trasparenza e tenacia, cercando le falle nel sistema, trovando i colpevoli e prendendo le misure che tutti i ticinesi si aspettano. Ieri, purtroppo, ho visto solo grande imbarazzo, molte, troppe scuse e poca concretezza, scarsa decisione e dubbie capacità nel prendere il toro per le corna. Auspico che il Governo prenda la situazione in mano e arrivi a breve, in collaborazione con le entità preposte all’indagine, con delle misure chiare e incontrovertibili. Mi aspetto che chi ha sbagliato approfittando della fiducia dei ticinesi, venga licenziato. Questo serve per consolidare la fiducia nelle Istituzioni e per tutelare i dipendenti pubblici che ogni giorno lavorano con impegno e serietà. Questo è quanto dovuto ai ticinesi. Un cittadino ticinese. *presidente UDC Ticino
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