Politica
16.08.2017 - 12:550
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
"Prima i nostri" è conforme al diritto federale. Chiesa: "come avrebbe potuto non esserlo? Ora tocca al Gran Consiglio"
L'iniziativa dell'UDC ha ricevuto il via libera dal Consiglio Federale, seppur vengono i sottolineati gli scarsi margini di manovra. La gioia del Consigliere Nazionale: "hanno dovuto dare il via libera, secondo me loro malgrado. Smentite le Cassandre!"
BELLINZONA - I margini di manovra sono scarsi, ma conforme.
Prima i nostri, pur con qualche dubbio espresso, riceve l'ok da parte del Consiglio Federale A creare problemi saranno in particolare concerne le prescrizioni federali relative al contratto di lavoro e alla protezione dei lavoratori, le disposizioni dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone e della Convenzione AELS e il diritto degli stranieri, in seguito all'attuazione dell'articolo costituzionale sull'immigrazione. Dunque, i margini non sono molto ampi, però quanto votato dal popolo, così come è scritto nella Costituzione, è conforme al diritto federale.
Grande soddisfazione in casa UDC. "Il Consiglio federale ha dovuto sostenere, suo malgrado penso io, che "Prima i nostri" é conforme al diritto federale. E come non avrebbe potuto essere conforme? La Costituzione ticinese dice la stessa cosa della Costituzione svizzera: preferenza indigena sul nostro mercato del lavoro. La scelta del popolo ticinese otterrà dunque la garanzia dell'assemblea federale. Brutto colpo per chi vuole sabotare la priorità dei residenti e smentite tutte le cassandre. Ora tocca al parlamento ticinese.....", esulta Marco Chiesa.