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26.07.2018 - 11:000

Il POP, "ecco com'è andata a sinistra. Mobilitazione l'11 novembre!"

Il Partito Popolare Operaio spiega come è nata l'alleanza con MPS. "Il PC era propenso sulla stampa ma non ha fatto nulla, come il ForumAlternativo"

BELLINZONA – Il Partito Popolare Operaio dice la sua nella querelle che riguarda l’unità della sinistra, o meglio, a sinistra del PS: vorrebbe tutti insieme appassionatamente, dal PC all’MPS sino al Forum Alternativo, per una mobilitazione, preferisce Pronzini ad Ay e, pur consapevole delle diverse visioni in politica estera col MPS, le ignora.


E nella sua lunga nota svela anche qualche retroscena dell’alleanza mancata fra Movimento per il Socialismo e comunisti. “La nostra recente alleanza elettorale con il Movimento Per il Socialismo (MPS) nasce da una loro proposta, prevenutaci nel mese di aprile, alla quale abbiamo aderito sulla base del documento “MPS POP una lista d’opposizione anticapitalista alle prossime elezioni cantonali”. I primi a parlare sulla stampa di unità della sinistra erano stati i compagni del Partito Comunista (PC), invitando all’unità PC, MPS, POP e Forum Alternativo (FA), ma non abbiamo mai ricevuto proposte concrete. Il Forum Alternativo sembra lasciare i propri militanti presentarsi sulla lista del PS e non ha mai preso posizione sulle elezioni cantonali. Alle assemblee territoriali pubbliche nessun rappresentante del PC e del FA ha partecipato, un peccato perché indubbiamente avremmo potuto iniziare a superare i personalismi in favore dell’unità d’azione”. PC e ForumAlternativo non si sono resi disponibili, quindi.


“Alla proposta concreta dell'MPS abbiamo aderito, sottolineando però che da parte nostra non ci sarebbe stato alcun veto all'inclusione nella lista di qualsiasi forza politica di sinistra presente in Ticino, ponendo come unica condizione la condivisione di un testo programmatico in costruzione, che è stato presentato in un ciclo di assemblee unitarie aperte al pubblico (che hanno riscosso un buon successo) e che sarà finalizzato in autunno”, prosegue la nota, che sottolinea appunto le diverse visioni riguardo la politica estera, ma ciò nonostante “riteniamo che una lista unica che faccia confluire le forze della sinistra combattiva sia utile se favorisce l’unità tra i movimenti sociali, di fronte ad un contesto sempre più difficile per le lavoratrici e i lavoratori in Ticino. Una politica di opposizione sociale unita, e quindi forte, è necessaria in un contesto in cui i partiti borghesi la fanno da padroni, e non deve soprattutto dipendere dai giochi elettorali”.

Il POP ha seguito e dove possibile supportato il lavoro di Matteo Pronzini e Massimiliano Ay. “Certamente tra i due deputati quello che ha saputo meglio fungere da megafono delle classi popolari è il compagno Pronzini. Il segretario del PC è intervenuto in alcune vicende, ma non è riuscito a usare il parlamento come un comunista dovrebbe fare per far crescere il movimento. Noi scegliamo di stare con chi si lancia contro il sistema, non con chi si adopera per migliorarlo”.

L’obiettivo è chiaro: “Il nostro interesse primario è che si possa creare un'alleanza dei movimenti sociali in un movimento popolare d’opposizione forte che si consolidi negli anni, non sul piano elettorale in primo luogo, ma piuttosto in tutte le lotte che si devono affrontare. A 100 anni dallo sciopero del 1918 proponiamo di discutere un piano di mobilitazione sociale, che ci porti l’11 novembre a manifestare a Bellinzona contro la politica del governo e del padronato e che mostri una sinistra unita in piazza, dove si gioca davvero la costruzione di una società più giusta. Una società che dev'essere finalmente guidata dalle classi lavoratrici, verso il socialismo e il comunismo”.

Da notare come il PS non viene mai nominato quando si parla di forze con cui allearsi, per cui non si sa se si intende anch’esso nella “sinistra unita”.

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