CAMPIONE – “Questa comunità senza il Casinò è morta, dai bar ai negozi. Dà lavoro a circa 1'000 persone, con le conseguenti famiglie. Dunque 3'000 persone”!
Il Casinò fatturava, si dice in un servizio di Lambrenedetto XVI, 90 milioni di euro all’anno e costava solo 39 come dipendenti: dove sono finiti i soldi? “Sono inc-----a con la politica, perché nessuno viene? Siamo extracomunitari, essendo un’exclave?”, si lamenta una donna, maestra d’asilo, che è rimasta senza lavoro da un giorno all’altro. Togliere le pubblicità del gioco d’azzardo ma non le macchinette dai bar viene ritenuta ipocrisia, ma la rabbia maggiore è contro la politica, “deve arrivare il Ministro degli Interni e deve prendersi a carico tutto questo”.
Intanto si prospettano varie possibili soluzioni per lo stabile che ospitava la casa da gioco. Potrebbe esserci un hotel di lusso, che occuperebbe due dei novi piani. Lo vorrebbe realizzare Ernesto Preatoni, un imprenditore esperto di finanza e molto attivo nel ramo alberghiero, dove è diventato famoso per aver fondato a Shark el Sheik il resort Domina Coral Bay.
Massimiliano Robbiani era stato il primo a chiedere, provocatoriamente, se ai campionesi non sarebbe stato utile unirsi alla Svizzera. E ora lancia un’interrogazione sulla questione dei soldi che il paese deve alla Svizzera. “Per quanto concerne i servizi forniti dal Cantone, il Consiglio di Stato lo scorso giugno scrisse una missiva al Sindaco di Campione per sapere quando saranno onorate le fatture dei servizi elargiti”, scrive. “Lo stesso Consiglio di Stato si è pure appellato al Consigliere Federale Cassis affinché la Confederazione si attivi con Roma per la nomina di un commissario per l’enclave italiana. Commissario nel frattempo nominato. Il comune deve infatti al Cantone, alla città di Lugano e ai vari enti pubblici e privati 3 milioni e 275.000 franchi”.
E vuol sapere se sono aumentati, per quali servizi sono dovuti questi soldi e se “il Cantone in caso di ulteriori ritardi o mancati pagamenti intende bloccare tutti i servizi concessi nei confronti dell’enclave. Quanto tempo è disposto il Consiglio di Stato ad aspettare?”.
Oggi anche il suo partito, la Lega, ha chiesto di destrarre dai ristorni i debiti di Campione. “Ma la colpa del fallimento del Casinò di chi è? Che in prima linea ci siano gli amministratori dell`enclave italiana non c`è dubbio, ma oggi i ticinesi si troveranno a dover pagare la disoccupazione dei circa 160 dipendenti del Casinò di Campione residenti in Ticino. Lo scandalo è che questi lavoratori in Ticino, ormai da anni, non pagano nemmeno 1 franco di imposte ai Comuni”, precisa il partito, aggiungendo che “almeno dal 2011 si aspetta una soluzione. Fino ad una decina di anni fa, Campione versava un forfait a Cantone e Comuni per ogni nucleo famigliare residente. Da Campione arrivavano dunque in Ticino almeno 5mila chf per ogni nucleo familiare e rispettivamente 1500 franchi per persona singola. Con l'introduzione della libera circolazione tutto questo è venuto a cadere (mentre i ristorni che il Ticino riversa all'Italia, ovviamente no...). Nel 2011 i comuni che avevano residenti campionesi hanno incontrato il Cancelliere PLR Gianella, chiedendo che la formula di ristorno venisse reintrodotta, «a ga pensi mi» furono le sue parole...probabilmente ci ha pensato troppo...nel 2018 i comuni ticinesi non vedono ancora un franco. Ma la responsabilità di chi è?”.
“Ad aggravare il tutto c`è pure il fatto che il comune italiano ha diversi debiti nei confronti delle istituzioni pubbliche. A giungno 2018, Campione presentava quale situazione debitoria nei confronti del Cantone, del Comune di Lugano e dei vari enti prestatori di servizi, degli arretrati complessivi stimati a oltre 3.2 milioni di franchi. Ad oggi si sono aggiunte fatture scoperte anche nei confronti del Comune di Melide e di aziende private”: insomma, la stessa situazione esposta da Robbiani.
“La soluzione è semplice e limpida, che nessun triciclo PLR-PS-PPD provi a ostacolarla: detrarre dai ristorni i debiti che Campione d`Italia ha verso il Ticino, detrarre la medesima percentuale di ristorni (che l`Italia ci chiede per i frontalieri) dalle imposte dei campionesi residenti sul nostro territorio e detrarre gli stessi accumulati che negli ultimi 10 anni non sono stati versati! Nel mentre, il Ministo degli esteri PLR Cassis, insieme al CdS direttore delle finanze PLR Vitta e al nuovo Cancelliere PLR subentrato all`ex Cancelliere PLR si diano una mossa a rinegoziare gli accordi con l`enclave italiana e con Roma!”, conclude la Lega.