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21.08.2018 - 17:470
Aggiornamento: 20:42

"Vitta, un spot da 63 milioni. E si potrebbe dare il via libera ad altri tagli"

Il ForumAlternativo durissimo contro la volontà del Ministro di abbassare le imposte. "Mandiamo a casa questa presunta élite"

BELLINZONA- No, il ForumAlternativo non è per nulla d’accordo con la proposta che sta portando avanti il DFE, capitanato da Vitta, di ridurre dal 100% al 95% il moltiplicatore cantonale. 

“Circa 63 milioni di franchi di gettito fiscale in meno. A tanto ammonterebbe la proposta della premiata ditta Vitta di ridurre del 5% l’imposta cantonale. O meglio, è quanto ci costerebbe lo spot di Christian Vitta per le elezioni del prossimo aprile se la sua proposta dovesse diventare realtà. Perché di spot si parla”: si legge. Ecco riassunto il pensiero. Una pubblicità elettorale per il Ministro e basta, secondo il gruppo di sinistra.

“Dietro l'accattivante slogan “meno tasse per tutti”, si nascondono delle disparità incredibili. Il cittadino con due figli a carico e un reddito annuo di 70'000 franchi, con la riduzione Vitta pagherebbe 170 franchi in meno d’imposte l’anno. Una persona sempre con due figli a carico ma con un reddito da 250'000, di franchi ne risparmierebbe 1'360. E ci si limita alle differenze di reddito, senza contare la sostanza. A guadagnarci dunque i soliti noti, grandi redditi, patrimoni e grosse ditte. Quei soliti noti a cui Vitta e i suoi complici disposti a vender l’anima, gli hanno appena regalato lo scorso aprile 52 milioni di sgravi in cambio di irrisorie briciole”, continua il comunicato.

Il gruppo vede già oltre: “se dovesse passare pure lo spot elettorale del meno tasse per tutti, le casse pubbliche con cui si finanziano l’educazione, la sanità, la socialità, la giustizia, i trasporti pubblici, le strade (solo per citarne alcuni), si troverebbero complessivamente svuotate di 115 milioni all’anno. E così il tesoriere Vitta, coadiuvato dai suoi compari, potrà nuovamente invocare le “necessarie misure di risparmio per l’equilibrio dei conti” come fatto negli ultimi anni. Tradotto dal politichese, diminuzione dei servizi pubblici realmente a beneficio di tutti, tagli alla socialità e politica familiare, mentre si allargherà ancora di più la forbice delle diseguaglianze economiche e sociali tra gli abitanti del nostro Cantone. Ecco perché quei 170 franchi risparmiati dal contribuente medio sono una grande bufala. La fattura finale per lo stesso cittadino sarà molto più elevata di quei pochi franchi risparmiati”.

Addirittura, “se poi sciaguratamente dovesse pure passare sul piano federale la Riforma 17 che prevede notevoli riduzioni delle aliquote alle imprese, il complessivo danno per le casse pubbliche sarebbe devastante. Gli esperti non si azzardano a calcolare i mancati introiti per i cantoni derivanti dagli effetti della Riforma 17, ma stimano senza dubbio che ammonterebbero a svariate decine di milioni di franchi. Svuotare le casse pubbliche a detrimento del 98% dei cittadini per favorire quell’infima minoranza di soliti noti senza necessità economica è semplicemente il prosieguo di una politica di palazzo deleteria, miopie e sempre più distante dai veri bisogni dei cittadini”.

Cosa fare, dunque? Ecco una chiusura che sa già di campagna elettorale. “È ora di dire basta, di mandare a casa questa presunta élite per cambiare radicalmente la gestione politica nell’interesse della cittadinanza”.

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