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19.01.2019 - 09:510

Il traffico da deviare... sottoterra. "Però c'è incapacità di osare"

Prima di pensare alla Croisette, i liberali luganesi insistono sul liberare il lungolago dal traffico. "È vero che anni orsono era stato commissionato uno studio sulla fattibilità di un tunnel sotterraneo da Paradiso a Gandria?"

LUGANO – Prima di pensare alla Croisette, bisogna capire come deviare il traffico. E per il PLR la soluzione è sotterranea, con un tunnel che vada da Paradiso a Gandria. Chiede se è vero che, anni fa, “il Municipio ha commissionato uno studio preliminare/embrionale per l’ipotesi di interrare il traffico sotto la superficie”, e quanto eventualmente potrebbe essere realizzabile, oltre a che costi avrebbe.

In un’interpellanza di Karin Valenzano Rossi, Mario Antonini, Martina Caldelari, Ugo Cancelli, Luca Cattaneo, Morena Ferrari Gamba, Tobiolo Gianella, Rinaldo Gobbi, Urs Lüchinger, Giordano Macchi, Deborah Moccetti Bernasconi, Peter Rossi, Petra Schnellmann, RupenNacaroglu, Paolo Toscanelli, Ferruccio Unternährer, Giovanna Viscardi e Federica Zanchi si legge come “il tema della croisette Luganese ha tenuto banco nelle prime settimane di gennaio, con strenui sostenitori, altrettanti detrattori e molti “spiaggia-scettici”. Su un punto però sono tutti d’accordo: sarebbe favoloso poter avere un lungolago pedonalizzato e restituito ai cittadini? Il vero problema è dove dirottare il traffico senza collassare l’intera rete viaria della Città, già ai limiti della propria capacità se non ampiamente oltre?”.

La risposta, per i consiglieri comunali liberali, è scontata: sottoterra.

“Questa ipotesi sembra venir accantonataa a prioridai vari interlocutori per pregiudizi di varia natura, che spaziano da criticità di ordine tecnico alla difficoltà di reperire i necessari finanziamenti”, si legge. “In effetti, se non c’è spazio in superficie e si vuole, come si vuole, preservare il cielo da viadotti orribili o ulteriore cementificazione del territorio, rimane ancora solo la possibilità, come in molte città svizzere e del mondo, di portare il traffico sotto la superficie”.

Tecnicamente è fattibile, vengono citati l’esempio dell’Eurotunnel che attraversa lo stretto della Manica e la volontà di alcuni comuni di “mettere in opera anche posteggi sott’acquei” : “non è quindi quello tecnico il vero ostacolo ma piuttosto l’incapacità di osare e di attivarsi per trovare forme moderne di finanziamento, di un’opera necessaria che nel lungo termine potrebbe anche rilevarsi redditizia”.

“Agli autori di quest’atto parlamentare consta che la Città, parecchi anni orsono, avesse già commissionato uno studio preliminare/embrionale di una simile ipotesi ad un locale studio di ingegneria. Chissà che quelle informazioni possano dare il là per un rinnovato interesse ad un opera lungimirante o validi spunti di riflessione per delle soluzioni alternative”, proseguono, prima di porre le domande:

1) “Corrisponde al vero che il Municipio avesse commissionato uno studio preliminare/embrionale per l’ipotesi di interrare il traffico sotto la superficie da Paradiso a Gandria?

2) Quali sono i termini di tale studio preliminare?

3) Quali sono le risultanze del medesimo?

4) Come valuta il Municipio l’ipotesi di studiare la fattibilità e i costi di un’opera di questo genere?

5) Come valuta il Municipio l’ipotesi di studiare la fattibilità e i costi di un’opera almeno per sgravare il tratto “ riva Albertolli – riva Vela”?”

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