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Cronaca
08.01.2019 - 18:020

"Arrivo a Gandria, Melide o Capo San Martino, i grotti, le bocce, i Mojito...". I sogni della spiaggia di Lugano

Alessio Petralli interviene nella trasmissione dei Blues Brothers sul suo sogno. "Mi son sempre detto che Lugano è meglio della Costa Azzurra ma che il lago è poco accessibile. La Croisette sarebbe per i giovanissimi"

LUGANO – La spiaggia a Lugano incuriosisce e piace ai Blues Brothers. Maxi B e Michael Casanova questa mattina ne hanno parlato all’interno del loro programma su Radio 3iii, intervistando oltre al sindaco Marco Borradori anche chi ha lanciato l’idea, ovvero Alessio Petralli.

Che ha svelato, per esempio, da dove viene l’idea. “Risale a molto tempo fa quando ho scoperto il lago di Lugano a 35 anni coi bimbi piccoli. Prima con tutti i lavori di depurazione, lunghi, il lago era come qualcosa a sé, che non faceva parte della vita dei luganesi, lo si fruiva poco. Quando è diventato pulito è cambiato tutto, è molto balneabile, bello. Mi dicevo: ‘è meglio della Costa Azzurra!’. Ma il problema è che l’accesso al lago è molto contenuto, non c’era ancora la Foce. Viviamo il paesaggio da spettatori quasi paganti e non daprotagonisti, come diceva Herman Hesse. Va vissuto. Quindi, perché non una spiaggia dalla Foce rinaturata al LAC?”. Anzi, tra l’entusiasmo dei conduttori ha aggiunto che l’ “arrivo sarebbe a Gandria, Melide o Campo San Martino”.

La conformazione del lago rischia di costringere a creare una spiaggia a macchia di leopardo, non continua. Per Petralli non c’è problema, “potrebbe essere l’occasione per creare qualcosa di più articolato, come grandi zattere o palafitte, con soluzioni più interessanti e variegate”. 

Poi lancia una provocazione al mondo politico: sono stati trovati, e approvati con un applauso dal Parlamento, 100 milioni per coprire un chilometro di autostrada a Airolo. “Per Lugano, non dico che 100 milioni siano poca cosa, ma se ci si ingegna e la politica ci crede e trova il consenso, chiamando degli esperti, si può fare”. Anche trovare gli interti dovrebbe essere fattibile, a suo dire.

La spiaggia sarebbe anche l’occasione di creare nuovi posti di lavoro: Maxi B si è offerto come bagnino. E Petralli prosegue: “il gioco delle bocce sta sparendo, non ci sono più campi, magari lo si potrebbe immaginare lì. Manteniamo le tradizioni ticinesi. Un bel grotto? Perché no! E a ogni pezzo di spiaggia un mojito!”.
I BB appoggiano il progetto in toto. Per Petralli, i protagonisti dovranno essere i giovanissimi, la generazione nata dopo l’Iphone.

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