LOCARNO - “Lo sappiamo bene: nonostante la Città abbia una vocazione per il turismo e per i grandi eventi estivi, il tema della vita notturna a Locarno è un tema che scotta e che non manca mai di sollevare opposizioni e lamentele”.
Inizia così la premessa dell’interrogazione presentata al Municipio dal consigliere comunale Alessandro Spano, a nome dei Giovani Liberali Radicali del Locarnese, sul caso City Garden.
“La battaglia per una Città più viva e più libera va avanti ormai da parecchi anni e trova sostegno non solo nelle giovani generazioni, ma anche e soprattutto nelle persone dai 30 ai 50 anni, e a volte anche più – si legge nell’interrogazione -. Questo a dimostrazione che la vita notturna non è un capriccio prettamente anagrafico di chi vuole “sbragare”, ma è un bisogno di una comunità a cui piace ritrovarsi all’aperto per poter socializzare e a cui piace vivere il proprio territorio. Nessuno, lo si ripete, pretende una Ibiza a cielo aperto (difficilmente attuabile tra l’altro), ma soltanto la possibilità di ritrovarsi in luoghi pubblici per poter incontrare amici e conoscenti, fare nuove conoscenze e ascoltare della buona musica. Perlomeno durante gli eventi estivi di richiamo internazionale”.
E ancora: “A fronte di tali richieste da parte dei cittadini ma anche davanti alle necessità dei grandi eventi (come il Locarno Festival, Moon&Stars e Locarno On Ice) di avere un’offerta anche à côté della manifestazione per rimanere competitivi, negli ultimi anni il Municipio ha allentato le briglie ridando ossigeno alla vita notturna.
Purtroppo, il portale d’informazione Liberatv ha dato notizia del ricorso di una cittadina, nonché funzionaria presso il Dipartimento del Territorio, contro l’apertura del Garden La Mobiliare. Luogo, quest’ultimo, che negli ultimi anni è diventato il centro della vita notturna pardata durante il Locarno Festival. Di conseguenza, parrebbe che il Garden La Mobiliare non venga più riproposto durante l’edizione 2019 del Locarno Festival.
Questi ricorsi di pochi, che vanno alla ricerca di lacci e lacciuoli pur di tagliare le gambe alla vita notturna, tengono in ostaggio un’intera Città rendendola sempre meno attrattiva per il turista (che è la nostra fonte di ricchezza!) e per le giovani famiglie che desiderano venire ad abitare a Locarno. Ciò dimostra una volta di più che la battaglia per una Locarno più viva e più libera è lungi dall’essere terminata”.
Seguono le domande al Municipio:
1. Il Municipio è cosciente del danno d’immagine e della perdita di attrattività estiva per la Città?
2. Il Municipio intende rivedere la sua decisione, a vantaggio di molti cittadini e turisti e a scapito di pochi?