CRONACA
«Municipio, sei ridicolo! Se sceglierete la repressione, non staremo a guardare»
LOCattiva promette se sarà il caso di «usare gli strumenti democratici a nostra disposizione. È incoerente e controproducente per una città turistica limitare le offerte ricreative»
LOCARNO - Continua a far discutere la vicenda dei permessi per le feste a Locarno. Il tutto è partito dalla segnalazione di un nostro lettore, qualche giorno fa, che ci aveva raccontato come la Polizia lo aveva fatto desistere dall'organizzare una festa di Capodanno perché era concesso di ascoltare musica solo fino alle 23.Su altri media, il Municipio e la Polizia si sono giustificati dicendo che i permessi richiesti sono molti, e che la situazione è per loro difficile da gestire.L'associazione giovanile LOCattiva, già intervenuta nella vicenda tramite i commenti social di alcuni suoi membri, che abbiamo pubblicato ieri, oggi ha inviato una nota in merito alle dichiarazioni delle autorità. «Ma quale giungla? Il Municipio sconfina nel ridicolo!», scrive. «Non possiamo rimanere impassibili davanti all’incapacità palesata dal Municipio cittadino di gestire la poca vita notturna locarnese. Esecutivo che sconfina nel ridicolo attraverso le dichiarazioni rilasciate ad un noto portale online dal municipale Salvioni, il quale avrebbe affermato che “la città è una giungla, tutti vogliono fare festa”, oppure quando nega ad un cittadino di organizzare una festa tra amici e gli impone di spegnere la musica alle ore 23… la notte di Capodanno!».«Dal canto nostro riteniamo che la situazione attuale non presenta alcun tipo di problema di ordine pubblico, anzi, le numerose richieste sono la dimostrazione di quanto fosse assurda l’ordinanza che limitava a 12 gli eventi organizzabili per ogni esercizio pubblico, limitazione che è stata giustamente stralciata nell’ottobre 2015. I benefici del nuovo assetto sono molteplici, innanzitutto per gli esercenti, che possono attrarre più clienti con eventi e offerte musicali, d’altro canto per i cittadini, giovani e non, che hanno maggiori possibilità di incontro e di scambio, fattore importante per permettere alla città di avere una buona coesione sociale. Oltre a ciò, in una città a vocazione turistica ci sembra veramente incoerente e controproducente pensare di limitare le offerte ricreative», continua LOCattiva, che ricorda come «in qualche cassetto dell’esecutivo giace ancora inerme la nostra petizione, consegnata 8 mesi fa e sottoscritta da più di 3000 cittadini (dei quali più di mille residenti a Locarno) che chiede l’implementazione di cinque misure volte a migliorare la politica giovanile e ricreativa della città».La promessa è «di non stare a guardare se il Municipio sceglierà di nuovo la fallimentare via della repressione. Sappiamo quanto il tema stia a cuore a molti concittadini, a molti esercenti e associazioni, pertanto se ve ne sarà la necessità ci organizzeremo con gli strumenti democratici a nostra disposizione per contrastare in maniera ferma un eventuale dietrofront».
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