BELLINZONA – Dichiarare lo stato di emergenza climatica in Ticino: è ciò che chiedono i Verdi, decisi più che mai a riportare il tema sotto l’occhio del pubblico. Così tutti i deputati del movimento ecolologista Cristina Gardenghi, Samantha Bourgoin, Claudia Crivelli-Barella, Marco Noi, Nicola Schönenberger e Andrea Stephani, la deputata MPS Simona Arigoni-Zürcher, i pipidini Giovanni Berardi e Maddalena Ermotti-Lepori, i socialisti Simona Buri, Gina La Mantia e Laura Riget e la rappresentante di Più Donne Tamara Merlo hanno inviato una mozione al Governo.
“Durante gli scorsi mesi, decine di migliaia di persone, tra studenti, giovani e meno giovani si sono riversate a più riprese nelle piazze di tutta la Svizzera e del Ticino, protestando per il clima. Oggi, venerdì 24.05.2019, le giovani ed i giovani di tutto il mondo scenderanno nuovamente in piazza, chiedendo che la politica si mobilizzi per contrastare in modo urgente ed effettivo l’imminente catastrofe climatica, preservando le basi per il loro futuro. E a giusta ragione: il cambiamento climatico dovuto alle immissioni antropogeniche è già in atto da parecchio tempo, con conseguenze irreversibili che si avvertono in tutto il mondo e che peggioreranno precipitosamente se provvedimenti incisivi non saranno presi a livello sistemico. I parlamentari firmatari di questa mozione chiedono perciò che sia dichiarato lo stato di urgenza climatica in Ticino”, scrivono.
“I cambiamenti climatici non sono una moda, come dichiarato dal massimo esponente UDC Christoph Blocher. Il gruppo dei Verdi del Ticino ed alcuni esponenti di altri movimenti e partiti, hanno inoltrato oggi una mozione per chiedere lo stato di emergenza climatica anche in Ticino. Si chiede nello specifico che anche il nostro cantone si approcci al problema con lungimiranza e tempestività sottoponendo ogni decisione presa in parlamento e in governo a criteri di sostenibilità ecologica minimizzando finalmente il anche nostro impatto sull’ambiente”, esortano.
Ecco, dopo varie spiegazioni sui fenomeni in atto e raccomandazioni su come “il Ticino, facente parte del pianeta terra, non può sottrarsi agli avvenimenti che contraddistingueranno i prossimi decenni”, chiedono di:
"- dichiarare lo stato di emergenza climatica, riconoscendo la mitigazione del riscaldamento climatico e delle sue gravi conseguenze come un compito di massima priorità e varare un piano d’azione conseguente
- tenuto conto che il Ticino sarà interessato in misura superiore alla media dal riscaldamento globale, varare anche un piano d’azione di misure per l’adattamento al clima ancora più incisivo degli sforzi già intrapresi, apprezzabili ma non sufficienti
- fare in modo che nelle loro decisioni tutte le istituzioni cantonali tengano conto dell’impatto sul clima e della sostenibilità ambientale, sociale ed economica e, ove possibile, si dia la priorità alle soluzioni più compatibili con la riduzione delle emissioni di gas serra e in grado di minimizzare l’impatto sull’ambiente.
- In base agli studi scientifici e le raccomandazioni dell’IPCC e degli organi di ricerca nazionali, come Meteo Svizzera e i politecnici federali, varare misure efficaci per ridurre le emissioni di gas serra.
- fornire regolarmente alla popolazione del Canton Ticino informazioni aggiornate e complete sul cambiamento climatico, le sue cause e i suoi effetti e sull’efficacia o meno delle misure adottate per contrastare il fenomeno"