BELLINZONA – Un attacco frontale, che di sicuro scalderà l’atmosfera di una campagna elettorale ancora non partita veramente, nonostante i giorni bollenti. Bixio Caprara con una missiva pubblicata da La Regione si rivolge a Lorenzo Quadri, e lo fa con toni duri.
L’argomento? Molti, in particolare quelli trattati dal Mattino domenica, non solo questa volta: dalle cadreghe ai ristorni, dai politici con la doppia nazionalità alle congiunzioni. È un fiume in piena, il presidente liberale. “Ha tutta la mia comprensione se soffre il gran caldo di questi giorni ma questo non Le permette, semmai le sfuggissero concetti come la buona educazione e il rispetto, di trattare tutti come deficienti”, parte. Insomma, col botto.
I ristorni, per cui ha attaccato PS-PPD-PLR? Sono stati votati all’unanimità. “Si dimentica forse che in Governo siedono due dei suoi consiglieri di Stato? Allora si adoperi a spiegare i motivi del voto unanime a favore del versamento dei ristorni dei frontalieri ridotto il contributo dovuto dall’enclave di Campione. Possibile davvero che una persona accorta come Lei non si renda conto che anche i suoi amici in Governo hanno capito che con la controparte italiana vale la pena comunque collaborare per, ma è solo un esempio, cercare soluzioni intelligenti alla mobilità transfrontaliera?”, scrive Caprara.
Che non ci sta a sentir definire la possibile congiunzione col PPD solo per avere voti. “Perché non spiega con la trasparenza che La caratterizza, le alte motivazioni morali ed etiche che hanno portato la Lega a congiungersi con l’Udc presentando una stessa lista per il Governo, rivelatasi l’unica soluzione che ha permesso di confermare i suoi due amici in Governo?”, chiede, affermando che “devo dire che in quanto occupazione di posti non scherzate. Anche quando le valutazioni non convincono completamente gli esperti, eccovi puntare i piedi addirittura in Procura”.
E vuole una lista dei candidati e politici leghisti con doppia nazionalità, “così ci togliamo davvero il dubbio sulla svizzeritudine leghista”.
Poi attacca di nuovo: “Infine sempre a proposito di “cadreghe” certo che i Suoi commenti fanno quasi tenerezza. Lei ogni domenica con i Suoi insulti, vezzeggiativi più o meno dotti e malcelate minacce non fa altro che soprattutto difendere la Sua di cadrega. Cadrega lautamente finanziata dall’erario pubblico della Confederazione e del Comune di Lugano per uno dei pochi politici professionisti del nostro Cantone”.
La chiusura non è meno dura: “Sarebbe tempo e ora che i ticinesi la smettessero di farsi prendere in giro da certi personaggi la cui condotta ha ampiamente contribuito all’attuale degrado del dibattito politico in questo Cantone”.